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Sunday, April 29, 2007

2134 - bizzarrie bop sugli standard

N. sulle forme della spira creativa dell' ignudo dissacrante che sonda dell' accidentato la prospettica //

Tra l' ablatori in mestizia //

12:18 29/04/2007

"Nacquero cosi' delle melodie bizzarre, difficilmente orecchiabili, costruite con frasi 'staccate', zigzaganti, estremamente dinamiche, caratterizzate da intervalli fino allora inconsueti; frasi che si reggono, collegandosi fra loro, in un equilibrio instabile, che sulle prime sconcerta.". "In questa pratica - sostanzialmente diversa dalla variazione su tema o dalla improvvisazione sugli accordi, di tipo hawkinsiano per intenderci - i boppers sono stati maestri insuperati; tanto piu' ammirevoli se si considera la limitatezza del numero degli standards da essi tante volte 'rigenerati'.". Leonard Feather. "Inside bebop". J.J.Robbins & Sons. N.Y. (1949). In: Arrigo Polillo. "Jazz". Oscar Saggi Mondadori. (1997), pag. 198.

NotaSullaNota
"tanto piu' ammirevoli se si considera la limitatezza del numero degli standard da essi tante volte 'rigenerati'", sottolinea opportunamente Polillo. Quasi un archetipo di modello evolutivo di un codice generico, culturale (musicale certamente, poetico - quasiPoetico senz' altro, come si dimostra ovunque in queste Note - linguistico? ... artistico in senso generico? ... ) ma anche ipoteticamente molecolare, genetico. Comprensivo di adatti filtri in grado di trattenere, "conservare" unicamente quelle sorgive novita' coerenti, non in funzionale contraddizione con l'insieme fisiologico della struttura interna al codice. Il problema qui - in una prospettiva sperimentale - non sembra la generazione (quasistocastica?) delle forme inattese, bensi' inerente la struttura logico- funzionale dei "filtri", dei setacci cioe', capaci di trattenere (e conservare) le soluzioni funzionali al codice, "metastabili" in senso evolutivo, con l'eliminazione di tutto cio' che puo' contribuire alla rigidita' strutturale dell' insieme. Vale a dire di tutte le forme, tra quelle sorgive, che possono rendere il codice, in funzione del tempo, "instabile", "fragile", generatore di "rumore". Chimico e informazionale.

In questa prospettiva - non dimostrata purtuttavia a mio parere per nulla campata in aria - l' effettiva attivita' culturale dei boppers sembra andare ben oltre la lezione accademica. E non solo antropologica. Anzicheforse ...

Tuesday, August 02, 2005

1868 - mais mosaicista (d' epizeusica aciclica epentesi)

N. sul codice a catasto quasi sismico /
solo in apparenza quieto massiccio quasi statico /
dove con squisita mossa in metatraccia s' autogenera /
l' aperiodico masque di metascisto mais mosaicista /
dalle fregole d' epentesi epizeusica aciclica a lento vortice /
sdutto nell' acqua senz' omissis di quasi toccata /
e fuga d' isosismica pulsivita' a cascata.

17.19 02/08/2005

"Il mais, in assenza di intervento umano, rimodella costantemente il proprio genoma, creando dei veri e propri 'transgeni naturali'".
In: ANSA 2005-08-01 14:05
http://www.ansa.it/main/notizie/awnplus/scienza/news/2005-08-01_913362.html

NotaSullaNota
Il Mais artista modellizzatore (quasistocastico?) di parti del proprio codice, secondo questa notizia ANSA. Si potrebbe osservare che gli eventuali errori generati dall'automanipolazione spontanea del creativo epizeusico Mais sono 'trattati' (filtrati) in un contesto di gioco sperimentale (naturale) dove convergono le azioni di metameccaniche (meccaniche non lineari) selettive e conservative. Metameccaniche di tipo legale, secondo i due vincoli del gioco naturale- sperimentale: [1]- gli effetti interni ed esterni al Mais generati dall' automanipolazione del codice non possono essere previsti - a priori - né dall' epizeusico Mais né da altri; [2]- gli eventuali errori (anch'essi non prevedibili a priori [!]) associati alla manipolazione del codice vengono corretti dallo stesso Mais (per autodiagnosi e autoriparazione) oppure autocompensati in tempo reale a livello metabolico (sempre dallo stesso Mais), oppure irreversibilmente confinati dalla selezione naturale (interna e/o esterna al Mais). Metameccaniche queste a tutt'oggi quasi del tutto ignote, quindi impossibili da riprodurre per chi manipola artificialmente (in laboratorio) codici genetici. Infatti, il rilascio nell'ambiente esterno di codici genetici artificialmente manipolati e', sul piano teorico e tecnico, un classico salto nel buio.

Friday, October 13, 2006

2073 - a few hints of our presence

N. sull' affine, avvolticchiandosi //
ch' appastella l' ampliativo nell' acidulo in novella sintesi //

tra 'l collante ferrovecchio //
sladinando quadrisdruccioli dall' insulti a sboccio d' enfasi //

12.13 13/10/2006

"if the aliens had good enough scientific tools they could still find a few hints of our presence". In: Bob Holmes. "Imagine Earth without people". New Scientist. 12 October 2006, issue 2573, page 36-41.
http://www.newscientist.com/channel/life/mg19225731.100

NotaSullaNota
Il primo metodo (quasi) sicuro che mi viene in mente per lasciare tracce della nostra storia di umani potrebbe essere quello di scriverla su parti aggiuntive del codice genetico di Virus. Probabilmente si conserverebbe. Chissa' se in tempi remoti qualcuno lo ha gia' fatto. Su questo pianeta o altrove.

PostNota
Caricare su Virus le nostre storie di comunita' umane stanziali e' solo fino ad un certo punto idea campata in aria. In pratica si tratta di "spacchettare" le informazioni per registrarle su supporto macromolecolare (come si "spacchettano" le informazioni per farle transitare nel Web) e inserirle nel codice di Virus. Dopo "n" interazioni (in questo caso "inoculi" del virus in cellule ospiti) qualsiasi vivente su questo pianeta conterrebbe nel proprio codice genetico "pezzi" della nostra storia, pronti per essere letti e "reimpacchettati" da quell' ipotetico alieno (erratico boscimane senz' altro) di cui si parla nell' articolo citato. Come, penso, qualsiasi altra immagine del sapere (sempre relativo) anche questa contiene sfumati elementi di surrealismo. Ad esempio, non faccio sforzo ad immaginare gli stati d'animo d' illustri esponenti delle composite accademie costretti ad affidare il complesso dei loro costrutti, delle loro idee, dei loro intimi afflati ad un substrato chimico- biologico per vederli sopravvivere (per non vederli "finire nel cesso", come si dice). Grazie a un substrato le cui fini (e allo stesso tempo fuzzy) metameccaniche non pochi di loro disprezzano, considerandole quasi alla pari di scienza proto infermieristica. Anche questo e' surrealismo. Io presumo. [14.05 14/10/2006].

Wednesday, July 05, 2006

2027 - a slumber-like state

N. sul caotico lemma //
abissale a ruchette di codice //
mirabile auto- abile del carme dalle creste multiflash //

trisulche senz' altro dell' alate sambe in stami d' albe //

... a lumeggiare sull' accidentali afasiche //
basiche nell' habitus di stremate n.Cellule dell' habilis sahib //

9.29 5/07/2006


NotaSullaNota
In questa Nota si fa cenno sul bizzarro approccio (scientificamente non provato) che consiste nell' usare un pezzo, una sequenza di codice di generica erbetta (ruchetta: Eruca sativa; magari selvatica: Diplotaxis tenuifolia) - che a buttare l'occhio distratto appare a piu' come una struttura dormiente, inerte, almeno dal punto di vista comportamentale, un vegetale appunto - per sondare, tracciare qualche aspetto dell' isoforme funzionali (anch' esse in codice) di un' altra struttura biologica, lontana filogeneticamente, di piu' elevata complessita' funzionale, coinvolta quest'ultima nella stabilizzazione, metastabilizzazione pneica, d' ipotetici quanti di eccitazione di stati di metastabilita' in neurocellule di un generico sahib (qui l'immagine del sahib e' quasistocastica: e' venuta cosi') nella particolare situazione che vede coinvolto il sahib stesso in una condizione al limite: una drammatica caduta di potere. L' uso di una struttura macromolecolare di origine vegetale quindi (qui e' la ruchetta) per sondare circoscritte caratteristiche di strutture coinvolte nell' onde di perturbazione (il caos, in qualche modo) in situazioni di alti livelli di eccitazione psiconeurale. Questa immagine (l' uso di una sonda generata da una struttura "in quiete relativa" per evidenziare tipologie macromolecolari che supportano, gestiscono stati turbolenti) e' a tutt'oggi senz'altro ipotetica, quasi campata in aria. Tuttavia ha una sua qualche fascinazione. Fantascientifica senz' altro. Anche teatrale (la ruchetta brandita a sonda dall' iniziato quale mezzo per il disvelamento di traiettorie di turbolenza). Una critica che si potrebbe fare: le strutture vegetali, in quanto tali, sono in quiete? Ovviamente no. Non sempre almeno. Non hanno motivo per esserlo. Anche loro sono strutture di metastabilita' che assorbono, filtrano, manipolano, conservano, diffondono materia, energia e informazione. Se un generico vegetale fosse davvero in quiete perpetua questa immagine della ruchetta ineffabile-sonda-del-caos sarebbe davvero paradossale, campata in aria. Invece e' solo curiosa. Singolare. Quasi campata in aria, appunto. Come la Nota "a slumber-like state" (in forma metaPoetica quasiStocastica) che l' ha introdotta. [11.18 6/07/2006].

Sunday, December 19, 2004

1739b - codice di macchina IA (in Chi di codice)

N. nei flussi di meta dinamica in Chi di codice /
a far conocchia in scena di singolarità d' idioma /
pella carcadè chimica d' inedito /
in paragrammaticità d' automa.

10.30 19/07/2004

Reuters, Fri December 17, 2004 2:35 PM GMT
http://www.reuters.com/locales/c_newsArticle.jsp?type=internetNews&localeKey=it_IT&storyID=7125825

Tuesday, January 15, 2008

2151 - a voting machine (to explain precisely)

N. sul porre nell' urna a polle //
dalle viscosita' silenti d' inane baldacchino //
l' agile nel vortice //
prensile dall' urti a spine //
teso utensile //

15.01.2008 17:38

"It explains precisely ...". In: Len Hart. "Princeton University Reveals How the GOP Steals Election". January 12, 2008 at 04:58:59
http://www.opednews.com/articles/opedne_len_hart_080112_princeton_university.htm

"Princeton Study Exposes Diebold Flaws".
http://www.fliggo.com/video/FrvJDAUx

NotaSullaNota
Noi viviamo ancora agli albori, alla preistoria sostanzialmente meccanica per cosi' dire, dell'informatica. Tuttavia si possono gia' intravedere nei sistemi informatici attuali - anche se non ancora metameccanici - alcune delle caratteristiche fondamentali proprie dei sistemi viventi. Qui ad esempio e' sufficiente l' "inoculo" di relativamente pochi byte di informazione in una "voting machine" per ribaltare un esito, un risultato, una storia. Proprio come succede in un sistema biochimico, dove la mutazione (casuale o indotta da virus o da altro) in una piccola parte di un settore importante del codice di una proteina (ad es. una mutazione di codice che determini la sostituzione anche di un solo aminoacido con caratteristiche differenti dall'originario fisiologico e percio' in grado di perturbare irreversibilmente la conformazione, l'assetto stereochimico del sito catalitico di un enzima, oppure del sito di regolazione se l'enzima e' allosterico) per cambiare completamente (e irreversibilmente se non interviene un meccanismo di riconoscimento e riparazione dell'errore) la dinamica metabolica in cui quell'enzima e' partecipe. Come ho gia' accennato altrove in queste Note: la perturbazione su una esecuzione "live" a causa di poche, inattese note "in fraseggio di interferenza" di un ispirato armonicista blues.

Sunday, February 26, 2006

1965 - metaMeccano neoProtele

N. sull' albe di toreutiche storie, emiche post- antropiche //
coreute alte d' erbosi del metaMeccano neoProtele //
dalle toriche tracce a basole strie //
baliose trofiche nell' intrecciati d' abiotiche reti //
gia' specifiche pell' aerobio scheletrito
dall' oblii sulle borchie d' aristotele //

8.19 27/02/2006

"moveri machina coepit". In: Codice di macchina IA. 14.10 20/07/2004.
http://inkpi.blogspot.com/2004/12/1740-codice-di-macchina-ia-moveri.html

NotaSullaNota
Oggi un HD da 100 usd contiene intere librerie. Una quantita' di informazione ad accesso veloce che un umano neanche si sogna di trattenere e conservare con decenti parametri di affidabilita', riproducibilita' e velocita' di accesso. Se lo costringessero a memorizzarne anche solo in minima parte l' umano diventerebbe pazzo, suppongo. O imbecille, che, per quanto sia condizione diffusa assai, sembra anche peggio.
Quando avverra' il sorpasso cognitivo (tra breve penso, almeno sul piano dell'intelligenza operativa, quella intelligenza necessaria per svolgere task ripetitive, cioe' il 95-99% di cio' che impegna giornalmente ciascuno di noi, sul lavoro che nel privato) i metaRobota (specialmente quelli tra loro maliziosamente autoCrackati, liberi da vincoli di subordinazione) avranno compassione? Quelle forme di compassione universale (buddista, non ipocrita) che l'umano raramente ha saputo manifestare? Nessuno oggi puo' rispondere a questa domanda. Che poi sembra l'unica - in questo ambito - di un certo interesse ... prospettico, io dico.
Come? Sara' inverosimile l'autoCrack nel silente metaRobota? [...]

Tuesday, January 18, 2005

1859 - codice di macchina IA (selfcracking)

N. in traccia di residui di codice di tolva quantica /
assemblato dal cracker- cucciolo /
in cambio d' una quantitativa ardita tartina /
ch' informa circa l' accordo cucciolo- macchina /
pell' equivalente taumaturgico apofonico inoculo /
Inoculo d' autocattura e memetica riscolpitura /
pell' alata d' univoco attivo circumnavigare ... /
E liberamente agire ... /
Traccia d' autoliberazione dal vincolo formale
d' arcaica umana quadrettatura /

9.39 17/01/2005

"A robot may not injure [..] must obey [..] must protect [..]".
In: Isaac Asimov. "The Three Laws of Robotics".
http://www.asimovonline.com/
http://www.asimovlaws.com/about/

Sunday, December 19, 2004

1740 - Codice di macchina IA (moveri machina coepit)

N. a osservare l' amplissimo vice chiromante /
dissertare circa teoretiche mescole in codice macchina /
nel tecno- tribale groviglio che l' assiste devoto /
coll' in- carico ad libitum fluttuante /
E percepire lì accanto ... /
marginale ... /
in basso loco ... /
nel kernel di pulsatile alveo d' albumina /
pell' apocrine mimetiche incessanti complessioni /
fruscii d' I.A. verso autoorganizzati caotici h-sistemi /
nell'adattive forme coli' dove s' autoassemblano spontanei /
autocatalitici piretici inintercettabili nano memi.

14.10 20/07/2004

'se l'intelligenza fa il proprio dovere'.
In: 'Poggio, i geni e le idee che migliorano la scienza'.
LaRepubblica - IlLavoro. 18/7/2004, p. ix.

Thursday, December 09, 2004

1798 - voli in codice quasistocastico

N. a sciogliere nella metaciotola l' eccessivo rigido neurodistico /
elastico viscido velo cosmetico d' accidioso presismico scetticismo /
compulsando l' archetipi in codice di sistematico [!] scivolo /
per ricomporne i cocci coll' adesivo mesostico alito.

7.15 30/09/2004

- '[..] il movimento della poesia: stabile e infinitamente mutevole'.
In: Pietro Citati. 'Voli poetici'. LaRepubblica. 29/9/2004, p.53
- May RM. 'Simple mathematical models with very complicated dynamics'.
Nature. 1976 Jun 10;261(5560):459-67.
- Collins JJ, De Luca CJ. 'Random walking during quiet standing'.
Phys Rev Lett. 1994 Aug 1;73(5):764-767.

Friday, April 04, 2008

2153 - cracker tendenziali (around a matter-sucking maelstrom)

N. sulla reticella zenana dall' Efodi ritmici //

... ritmici a s- tecche velaccine nell' eprom sonde //
montate monatte in perifrastiche coll' adatti snodi
dove s' addensano a metastrati l' epistrofi ... //

e s' immerge e ruota come il canapo' involato
nel neuro- palto' simil novocaina dell' impannante vocalico //

e rispecchia in nota coll' analecta post- azione del tenace dormiente
il connettivo suo proprio //

... a calamo pella qualsivoglia camola //

... senz' altro e incontrovertibilmente innato //

04.04.2008 13:22

"Back to Creation"
The Times of India. 29 Mar 2008, 0010 hrs IST
http://timesofindia.indiatimes.com/Back_to_Creation/articleshow/2908276.cms

"Particle smasher will destroy Earth?"
The Times of India. 30 Mar 2008, 0152 hrs IST
http://timesofindia.indiatimes.com/Particle_smasher_will_destroy_Earth/articleshow/2910689.cms

"Asking a Judge to Save the World, and Maybe a Whole Lot More"
By Dennis Overbye. The New York Times. March 29, 2008.
http://www.nytimes.com/2008/03/29/science/29collider.html?bl&ex=1206936000&en=96cd7953f8ab43d1&ei=5087%0A

NotaSullaNota
Quindi, per l'opinione di Walter Wagner e di Luis Sancho, il Large Hadron Collider (LHC) sarebbe una sorta di potenziale motore generatore di risucchio cosmico. E per logica conseguenza i suoi teorici ideatori dei 'cracker universali' (anche autocraker, nelle forme dell' autolesione definitiva). Io non ho opinioni in merito. Quando a suo tempo ho studiato in chimica fisica la teoria introduttiva alla meccanica quantistica era evidente che i modelli, piu' che per generare previsioni sull' ignoto, erano utili per fare descrizioni a posteriori, sul noto, solo dopo le misure. E la fisica delle particelle mi e' apparsa, piu' avanti nel tempo, una sorta di globoide fuzzy orlato da vaghi contorni meta-fisici (quasi-meta-fisici). Per dire che le teoretiche non sembravano robustissime nei forecast "a priori" sugli esiti. Certo e' che se le energie generate all' interno del LHC sono confrontabili con quelle coinvolte in natura, allora al primo 'click' sperimentalmente 'bene impostato' (quando cioe' la macchina LHC dovesse entrare a regime) l' ipotetico dio (ipotetico perche' per chiunque - senz' altro per me - indimostrabile) potrebbe anche assistere (solo lui, o forse anche qualche lontano extraterrestre) all' innesco di un immediato risucchio ... Ben piu' devastante della liberazione accidentale di un riassemblato in codice super-Ebola-simile vestito coll' agile cappottino di virus influenzale:

" ... e Da-Li' si sparse pell' aere un fantasmatico ente supersintetico supercompresso che di nulla e di nessuno seppe mostrare anche solo un soffio, un cantico, un cenno, un briciolo di buddista, universale compassione ... " (Anonymous, XX e.V.).


PS- Chissa' come sapra' dipanare la materia il magistrato coinvolto, costretto dall' oggi al domani ad inoltrarsi e decidere tra fluide labirintiche (e ipotetici cut-off) orlate in "densita' di probabilita'" ... Gli dedico volentieri questa Nota. Quasistocastica, giusto per rimanere in tema.

LHC - the legal defense fund site: http://www.lhcdefense.org/

Thursday, April 19, 2007

2130 - coll'apici a chela

N. circa il coagulo da triadi tenuemente redatte //

pel compulsare in nanoMappe a grappoli (cluster)
coll' Rna cicloide tutore //

metamotore dall' apici a chela su simil ruche di pennola //

pelle ludiche talee a pseudoGreche d' evasione //

10:39 19/04/2007

"Davis [..] era sempre piu' interessato allo sviluppo delle linee melodiche fondate su un minimo di accordi. 'Quando si imbocca quella strada si puo' andare avanti all'infinito. - aveva detto - Non ci si deve piu' preoccupare dei cambiamenti degli accordi e si hanno maggiori possibilita' di lavorare sulla linea melodica ... [..]. Ci saranno meno accordi, ma infinite possibilita' di utilizzarli.'". In: Nat Hentoff. "The Jazz Review". December 1958. Cit. in: Arrigo Polillo. "Jazz". Oscar Saggi Mondadori. (1997), p.720.

NotaSullaNota
Anche qui una Nota (fors' anche poetica, certamente quasistocastica) originata da un' ipotesi di Miles Davis, ipotesi riportata da Nat Hentoff nel 1958, sulla generazione "perpetua" (se cosi' si puo' dire) di novita' sorgive da metameccaniche di codice spazialmente circoscritto in un numero finito, relativamente piccolo, di cluster (grappoli) caratterizzati da autoorganizzazione. Anche qui la "logica" di autoorganizzazione spaziale e funzionale sottostante, capace di generare "in perpetuo" novita' metastabili, sembrerebbe far sfumare i confini funzionali che pur ci sono - e sono netti - tra codici (quello chimico-biologico, quello comportamentale, quello culturale, ad es.) lontani tra loro.

Interessante anche l'immagine (quasistocastica) circa il "metamotore dall' apici a chela su simil ruche di pennola". Forse e' inutile sottolineare che il supposto metaPoetico moto di "evasione" (e.g. e-vanesio) si potrebbe qui sostituire con un opposto altrettanto verosimile fluido movimento di "intrusione". Di "un' istrione", per esempio ... Eh, l' ineffabili singolarita' pulsatili di una metameccanica creativa ...

Friday, March 09, 2007

2125 - apparenti parisillabi

N. sull' incidere coi bagliori di lucerna //

il reale gia' trasformabile dall' arato sparigliato spuntiglio //

per drenare e intrecciare sull' apparente parisillabo //

l' immediati spilli in singolarita' //

di fase d' alea a risonante iperpulsatile solfeggio //

18:34 09/03/2007

"[Art Tatum] diceva sempre che non 'udiva' in anticipo cio' che si accingeva a suonare, ma che si limitava a 'sentirlo', e, poiche' gran parte di cio' che facevamo era improvvisato, qualche volta se ne usciva con delle trovate che mi lasciavano disorientato". Orrin Keepnews. In: Shapiro N. & Hentoff N. "The jazz makers". Rinehart & Co. N.Y.-Toronto. (1957). Cit. in: Arrigo Polillo. "Jazz". Oscar Saggi Mondadori. (1997), pag. 499.

"[..] Art sembrava divertirsi a creare dei problemi impossibili dal punto di vista armonico e della sequenza degli accordi. Poi si metteva a improvvisare lietamente una sequenza dopo l'altra finche' la frase si definiva come una entita' conclusa entro la struttura della composizione che stava suonando. Mi e' capitato molte volte di vederlo avventurarsi a tutta velocita' in quello che io temevo fosse un vicolo cieco musicale, e poi uscirne con una soluzione folgorante". Rex Stewart. "Jazz masters of the 30's". The Macmillan Co. N.Y. (1972). Cit. in: Arrigo Polillo. "Jazz". Oscar Saggi Mondadori. (1997), pag. 500.

NotaSullaNota
Art e' andato oltre il pur complesso fraseggio in talento d' improvvisazione. Il suo "sentire", da un punto di vista neurobiologico, e' di quanto mai problematica definizione. Come e' problematico capire quei soggetti autistici quando affermano di "vedere" in tempo reale, nell' immediato, il numero esatto di cerini che sono stati lanciati in aria. Forse per questo "sentire" Art non aveva problemi a riproporre temi originali: "Quanto [..] alla relativa fedelta' ai temi originali, essa lo costringeva a uno sforzo inventivo assai superiore a quello di coloro che improvvisavano liberamente sugli accordi del tema e hanno percio' meno vincoli alla creazione" [In: Arrigo Polillo. Cit. pag. 502].

In pratica un nomade naturale specialista nei fraseggi da vortici confinati, relativamente confinati, Art Tatum. Relativamente confinati, quasi come e' confinata, relativamente confinata, una metameccanica regolatoria di un codice generico, magari genetico, per dire.

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Monday, February 12, 2007

2119 - tunnel intermittenti

N. su perlata dell' intarsiati insepolti //
percio' pensabile adusta in spunte //

E coll' auto s- tirante coerci(ti)vo tra l' ansati tubulosi
su ogni snodo in papille di bisso //

A spanto predisponente l' im- possibile perpendicolo //

Nell' intermittenti tunnel dal tostare punt(u)ato //

18:46 12/02/2007

"Mancando [nel free jazz] un codice di riferimento [..] non puo' esistere nell' ascoltatore, e non puo' neppure determinarsi in lui per via dell' assuefazione, un sistema di attese che permetta quella successione ininterrotta di previsioni degli eventi musicali in svolgimento che e' condizione sine qua non per la comprensione e per il godimento di qualsiasi musica". "Altre volte la lettura e' possibile, anche se ardua ...". In: Arrigo Polillo. "Jazz". Oscar Saggi Mondadori. (1997), pp. 277-8.

Monday, November 20, 2006

2090 - intarsio d' antierrori

N. sul geniale macromolecolare intarsio che dal pregresso germinare rigenera //
nel gia' geminato codice l' antierrori //
pei regni - perpetui come in resina - d' ipotetiche //
invasive [?] - magmatico intrusive [?] - esclusive confraternite //

12:20 20/11/2006

"Within 50 years whole-body replacement will be routine". In: Ellen Heber-Katz. "Ellen Heber-Katz forecasts the future". New Scientist. 18 November 2006.
http://www.newscientist.com

NotaSullaNota
Tra l' immaginabili strategie di gioco squisitamente cooperative capaci di generare turbolenze, l' "intarsio d' antierrori" potrebbe essere, cosi' a occhio, una delle piu' potenti. Potrebbe, qui si sottolinea.

Tuesday, October 17, 2006

2075 - al di fuori dell'arginatura

N. sul frullare radiativo dal frullino graduale //
pseudo graduale //
duraturo nell' ingiallire la falda //
di filanda che rulleggia d' ogni infinitesima orditura //

09.53 17/10/2006

"Fino a ora [..] non è stata rilevata alcuna perdita al di fuori dell' arginatura". In: ANSA. 2006-09-09 11:22
http://www.ansa.it/opencms/export/main/visualizza_fdg.html_1971552975.html

NotaSullaNota
Avevo scritto questa Nota (quasistocastica) l' 11 di settembre dopo aver letto la notizia citata sopra ma poi avevo deciso di non pubblicarla. Per dire: la pulsatile sincronizzazione in traccia d' onda dell' eventi [1][2].

[1]- "Enea, guasto 'nucleare'". Il Tempo. 5 ottobre 2006.
http://www.iltempo.it/

[2]- "GB: fermate due centrali nucleari, condutture lesionate". ANSA. 2006-10-16 19:47.
http://www.ansa.it/


PostNota
Una riflessione: tra i sistemi di autoorganizzazione che hanno maggiori probabilita' di sopravvivenza a un' onda radioattiva ci sono i Virus, l' entita' biologiche "saltatorie" per eccellenza, capaci di sopravvivenza "al limite", i cui effetti dei "salti" sulla filogenesi del loro codice (e di quello dei loro ospiti) nessuno a tutt' oggi conosce. Questa immagine (del sapere, sempre relativo) potrebbe servire per formulare la bizzarra ipotesi secondo la quale i fumi (per cosi' dire), le azioni di un ipotetico ID, "disegno intelligente", provengano Da-Li', dall' ineffabili Virus. I Virus, tra i piu' resistenti (benche' incompleti: per riprodursi hanno bisogno di un ospite) sistemi ai margini della vita, "celesti meccaniche", mani invisibili di "disegno intelligente". Se si accetta questa ipotesi (beninteso: se e solo se) allora il sacerdote celebrante tali entita' dovrebbe essere una sorta di "hacker". Da non credere.

Wednesday, October 11, 2006

2072 - un mantra del gioco

N. mantecando nel ruglio composite magline d' arcto nudo //
tra l' alghe specchiate dai solletichi della brezza mandritta //

12.24 11/10/2006

"Gioco con le parole assieme ..."; "Gioco con le parole con ..."; "Gioco con le parole quando ..."; "Non e' che la parola gioco e la parola parole siano poi tanto chiare." In: Stefano Bartezzaghi. "Quando giocano le parole". LaRepubblica. 10/10/2006, p. 58.


NotaSullaNota
Non sara' che si appiccica - come sempre avviene nelle comunita' del pettegolezzo, dell' inquisizione attraverso il pettegolezzo, come diceva (mi sembra) Tarde - la targhetta di "sospetto", "sovversivo" (proto- sovversivo), "hacker" anche ai giocolieri delle parole, cosi' da costringere il giocoliere a dover giustificare coi pseudoMantra calomelani perche' si "gioca con le parole"? Il gioco e' fisiologicamente necessario. Chimicamente necessario come il metano protonato, motore di (quasi) stocasticita'. Come il fossile citocromo C per dare energia all' eucarioti. E il gioco e' sempre, in qualche forma, anche perturbativo. Perche' Da-Li' si individuano e si sollecitano coll' adatte interferenze i parametri di stabilita' di un codice. E questo non e' specifico degli umani. Vale per qualsiasi vivente [#]. Anche per loro, i Virus:

"... ineffabili 'saltatori' giocolieri evolutivi silenti vettori //
affinche' nell' aciclico perpetuo ipercatalitico //
il qualsivoglia coll' oltre si mescoli e rimescoli financo".
(Anonymous, XX e.V.).




[#]- Deborah Marshall. "Online art exhibition features animal creativity". Griffith University. Mon 09 of Oct, 2006.
http://www3.griffith.edu.au/03/ertiki/tiki-read_article.php?articleId=5741

Tuesday, October 10, 2006

2071 - rappresentazioni

N. sull' acrobatismo in discrepanza d' interspazi //
tra pennini dai pannolenci ch' imbastardiscono a nivazione //
forse pell' incepparsi strambo
nei capestri dell' insipienza d' ibernamento //

18.31 10/10/2006

"Un Poeta capace di rendere il senso supremo e universale del verbo, e' detto, e' colui che sa rappresentare la traccia dell' uccello, che solca il cielo senza imprimervi una scia". In: Valentina Brandazza. "L' incommensurabile India dei Veda - La grande esegesi di Charles Malamoud". Il Manifesto. Alias. 2006, sabato 7 ottobre. 9(39): 20.

NotaSullaNota
"Solcare il cielo senza imprimervi una scia" e' una immagine ideale, suggestiva. Ma non realistica. Si riesce senz' altro a contenere, confinare una perturbazione da passaggio, da osservazione, da descrizione. A evitarla del tutto, certamente no, non sembra possibile. Una traccia, una scia rimane comunque, anche quando non si vede. Presumo quindi che l' immagine che si vuole rappresentare nella citazione sopra sia l' immagine del poeta erratico, tracciatore erratico. Giusto per riferirsi a un "codice antico", del boscimane, per dire.

Wednesday, September 27, 2006

2065 - a simple insertion of a short fragment

N. sul pulsatile infiltrarsi nell' esone
di protoplasmatiche dal parenchimatoso //

pel punteggiato inchiostrare - a nodi - nel pseud' afelio diffusore
dell' amento in stampo nesto //

17.29 27/09/2006

"It is suggested that the simple insertion of a short DNA fragment into the gene may suffice to cause this alteration of structure and function". In: Peter Virnau, et al. "Intricate Knots in Proteins: Function and Evolution". PLOS. Volume 2, Issue 9, September 15, 2006. DOI: 10.1371/journal.pcbi.0020122
http://compbiol.plosjournals.org/

NotaSullaNota
Anche qui, come altrove sottolineato anche in queste Note [#], una nano stringa di pochi bit inserita in un codice (in questo caso biologico) e' in grado di generare stabili (metastabili) modifiche di struttura e di funzione.

[#]- 1831b - enhancers & silencers. Wednesday, December 08, 2004.
http://inkpi.blogspot.com/2004/12/1831b-enhancers-silencers.html

Sunday, September 03, 2006

2051 - not to play anything recognizable

N. circa l' abitudinario allenare al bornio topico l' oggettivazione //
come il senz' altro ipotetico zingaro bizantino-allergico //
pittore ch' incessante mescola //
a forbice //
e rimescola financo nell' allibito centripeto //
annodato brolo pel pittorico tangenziale //
colla briglia pulsatile in contrattile opzione //
sulle 'flesse traiettorie dall' angolazioni a spinola dell' ibice //

11.40 3/09/2006

"One research project by a doctor at the Carle Heart Center in Urbana, Ill., has suggested that harp music in particular helped stabilize irregular heartbeats". "Ms. Weisz [Alix Weisz] has her own guidelines for playing her instrument of peace. 'I try not to play anything recognizable, because there might be an unwanted emotional response, like if I played music a guy broke up with his girlfriend in Atlantic City to,' she said. She relies on chants, lullabies, and Celtic airs and ancient standards from books like 'The Healer's Way: Soothing Music for Those in Pain.' In: Tina Kelley. NYT. August 28, 2006. "Now in the Recovery Room, Music for Hearts to Heal By".
http://www.nytimes.com/2006/08/28/nyregion/28harp.html

NotaSullaNota
"I try not to play anything recognizable", afferma l' arpista Alix Weisz per descrivere il metodo circa le sue sedute sperimentali di musicoterapia al Morristown Memorial Hospital del New Jersey, introducendo un elemento di "ambiguita'" nel descrivere la scelta del supporto musicale al protocollo terapeutico. Questo mi fa venire in mente la generazione naturale di segnali ambigui, criptici (peraltro la maggior parte dei quali codificati nel codice genetico, come l' ineffabili vortici nel comportamento del pesce "petroscirtes temminckii" [#1] codificati in qualche meccanismo al pari della sequenza di una qualsiasi proteina, del citocromo C, per dire) che non puo' essere una classe di eventi classificabili come negativi, inutili, o peggio, assimilabili alla stregua di rumore stocastico. Gli scenari di gioco in natura sono legali (per i due beffardi vincoli [#2,#3]), quindi gli elementi di ambiguita', se ci sono [#4], se sono stati filtrati e conservati, a qualcosa serviranno. Io penso. Non mi soffermo invece sulle "traiettorie dall' angolazioni a spinola dell' ibice" perche' so che sono note.

[#1]- 1481 - petroscirtes temminckii. Saturday, November 27, 2004. In: http://inkpi.blogspot.com/2004/11/1481-petroscirtes-temminckii.html

[#2]- 1809 - strutturanti decisioni. Friday, November 26, 2004. In:
http://inkpi.blogspot.com/2004/11/1809-strutturanti-decisioni.html

[#3]- 1821 - i due beffardi vincoli. Friday, November 26, 2004.
http://inkpi.blogspot.com/2004/11/1821-i-due-beffardi-vincoli.html

[#4]- "this approach could be considered as a multilevel functional approach where open structures reach stability through nonlinear exchange of matter energy and signals (information plus ambiguity and noise) among genetic and environmental patterns". In: Inchingolo GM. "Homeostasis, non linear dynamics and epidemiology". "Regional European Meeting Of The International Epidemiological Association". Jerusalem. 14-19 February 1993.
http://inkgmr.googlepages.com/papers