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Wednesday, October 11, 2006

2072 - un mantra del gioco

N. mantecando nel ruglio composite magline d' arcto nudo //
tra l' alghe specchiate dai solletichi della brezza mandritta //

12.24 11/10/2006

"Gioco con le parole assieme ..."; "Gioco con le parole con ..."; "Gioco con le parole quando ..."; "Non e' che la parola gioco e la parola parole siano poi tanto chiare." In: Stefano Bartezzaghi. "Quando giocano le parole". LaRepubblica. 10/10/2006, p. 58.


NotaSullaNota
Non sara' che si appiccica - come sempre avviene nelle comunita' del pettegolezzo, dell' inquisizione attraverso il pettegolezzo, come diceva (mi sembra) Tarde - la targhetta di "sospetto", "sovversivo" (proto- sovversivo), "hacker" anche ai giocolieri delle parole, cosi' da costringere il giocoliere a dover giustificare coi pseudoMantra calomelani perche' si "gioca con le parole"? Il gioco e' fisiologicamente necessario. Chimicamente necessario come il metano protonato, motore di (quasi) stocasticita'. Come il fossile citocromo C per dare energia all' eucarioti. E il gioco e' sempre, in qualche forma, anche perturbativo. Perche' Da-Li' si individuano e si sollecitano coll' adatte interferenze i parametri di stabilita' di un codice. E questo non e' specifico degli umani. Vale per qualsiasi vivente [#]. Anche per loro, i Virus:

"... ineffabili 'saltatori' giocolieri evolutivi silenti vettori //
affinche' nell' aciclico perpetuo ipercatalitico //
il qualsivoglia coll' oltre si mescoli e rimescoli financo".
(Anonymous, XX e.V.).




[#]- Deborah Marshall. "Online art exhibition features animal creativity". Griffith University. Mon 09 of Oct, 2006.
http://www3.griffith.edu.au/03/ertiki/tiki-read_article.php?articleId=5741

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