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Tuesday, October 10, 2006

2071 - rappresentazioni

N. sull' acrobatismo in discrepanza d' interspazi //
tra pennini dai pannolenci ch' imbastardiscono a nivazione //
forse pell' incepparsi strambo
nei capestri dell' insipienza d' ibernamento //

18.31 10/10/2006

"Un Poeta capace di rendere il senso supremo e universale del verbo, e' detto, e' colui che sa rappresentare la traccia dell' uccello, che solca il cielo senza imprimervi una scia". In: Valentina Brandazza. "L' incommensurabile India dei Veda - La grande esegesi di Charles Malamoud". Il Manifesto. Alias. 2006, sabato 7 ottobre. 9(39): 20.

NotaSullaNota
"Solcare il cielo senza imprimervi una scia" e' una immagine ideale, suggestiva. Ma non realistica. Si riesce senz' altro a contenere, confinare una perturbazione da passaggio, da osservazione, da descrizione. A evitarla del tutto, certamente no, non sembra possibile. Una traccia, una scia rimane comunque, anche quando non si vede. Presumo quindi che l' immagine che si vuole rappresentare nella citazione sopra sia l' immagine del poeta erratico, tracciatore erratico. Giusto per riferirsi a un "codice antico", del boscimane, per dire.

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