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Wednesday, October 11, 2006

2072 - un mantra del gioco

N. mantecando nel ruglio composite magline d' arcto nudo //
tra l' alghe specchiate dai solletichi della brezza mandritta //

12.24 11/10/2006

"Gioco con le parole assieme ..."; "Gioco con le parole con ..."; "Gioco con le parole quando ..."; "Non e' che la parola gioco e la parola parole siano poi tanto chiare." In: Stefano Bartezzaghi. "Quando giocano le parole". LaRepubblica. 10/10/2006, p. 58.


NotaSullaNota
Non sara' che si appiccica - come sempre avviene nelle comunita' del pettegolezzo, dell' inquisizione attraverso il pettegolezzo, come diceva (mi sembra) Tarde - la targhetta di "sospetto", "sovversivo" (proto- sovversivo), "hacker" anche ai giocolieri delle parole, cosi' da costringere il giocoliere a dover giustificare coi pseudoMantra calomelani perche' si "gioca con le parole"? Il gioco e' fisiologicamente necessario. Chimicamente necessario come il metano protonato, motore di (quasi) stocasticita'. Come il fossile citocromo C per dare energia all' eucarioti. E il gioco e' sempre, in qualche forma, anche perturbativo. Perche' Da-Li' si individuano e si sollecitano coll' adatte interferenze i parametri di stabilita' di un codice. E questo non e' specifico degli umani. Vale per qualsiasi vivente [#]. Anche per loro, i Virus:

"... ineffabili 'saltatori' giocolieri evolutivi silenti vettori //
affinche' nell' aciclico perpetuo ipercatalitico //
il qualsivoglia coll' oltre si mescoli e rimescoli financo".
(Anonymous, XX e.V.).




[#]- Deborah Marshall. "Online art exhibition features animal creativity". Griffith University. Mon 09 of Oct, 2006.
http://www3.griffith.edu.au/03/ertiki/tiki-read_article.php?articleId=5741

Saturday, August 06, 2005

1720 - onda di vortice

N. a generare acervi DO tondi /
tra 'l roteare angosciato (disperato?) pei cavedi rotondi /
di pseudoCondor dal gioco illegale deviati.

11.43 29/06/2004

NotaSullaNota
La tecnologia non aiuta. Anzi, accelera l'esito. L' errore generato in un sistema complesso (caratterizzato da interdipendenza tra i vari sottoinsiemi che lo compongono) e' per sua natura ipercatalitico. Cioe' tende ad autoamplificarsi. All' inizio, per apparente comodita', lo stregone (in sintonia con la coorte dei malaccorti) infila una cartina truccata e un gioco aperto si chiude facilmente (con troppa facilita' per un gambler legale). Dopo 'n' iterazioni di quel gioco, se non sono stati nel frat- tempo controllati in tempo reale gli effetti negativi del trucco, ci si accorge che quella cartina originaria non bastera' per chiudere: ne serviranno due. E il gioco si chiudera' ancora bene. Dopo poche altre iterazioni serviranno quattro, e poi otto ... in tempi accelerati fino a raggiungere la massa critica dove anche con il classico vagone di cartine truccate il gioco non chiude. Non potra' chiudere. Da li' l'instabilita' pel caos stocastico, che a differenza del caos fisiologico (deterministico, del gioco legale) e' incontrollabile. E' dalla fine degli anni '70 chelodico.

Sunday, January 09, 2005

1857 - zimbello di palude

N. a rilevare dai puntiformi orpelli /
risonanti d' abulie in pressa d' apodi dell' aspidi luccicanti pseudo modelli /
un' automanifesta traccia bipede d' impaludato delebile /
zimbello di palude dai bemolli flosci e penduli /
purtuttavia orlati d' accesi dumdum nell' endo neur' adipe /
ogniqualvolta l' ilo entomofilo del primipilo ribolle compartecipe ...

20.08 07/01/2005

NotaSullaNota: assumendo come generica 'palude' una struttura condivisa di gioco che per generiche necessita' usualmente devia da uno o da entrambi i vincoli del gioco naturale (i due 'beffardi vincoli': 1- impredicibilita' a priori dell'esito 2- bassa/nulla probabilita' di far pagare ad altri i propri errori e/o di reiterarli e/o di pagarli in tempi fisiologicamente non brevi) la figura dello zimbello riveste un particolare specifico ruolo: e' a un tempo attrattore e schermo dinamico, protettivo (piu' o meno consapevole) di cio' che effettivamente avviene nei processi decisionali profondi all'interno della comunita'. Purtroppo anche per lui, anche quando e' abile e preparato, valgono le stesse ovvie considerazioni che si possono fare per ciascun altro attore in tali contesti: la deviazione reiterata da uno o da entrambi i vincoli del gioco legale comporta una diminuzione progressiva (non lineare, a cascata) nell' efficacia dei meccanismi di manutenzione / automanutenzione di sistema con la conseguente irreversibile transizione da uno stato naturale genericamente metastabile (vale a dire stazionario, sensibile alle fluttuazioni) allo scollamento in uno stato instabile (di caos stocastico, incontrollabile). Una perdita drammatica di vitale stabilita' fisiologica. Ancora piu' sorprendente quando si attivano meccanismi 'ad effetto soglia'. Ai quali lo zimbello partecipa attivamente. Suo malgrado. Come se a un generico vivente (ad es. un mammifero) si disattivasse il sistema genetico di autoriparazione o il sistema immunitario. Come se una generica strategia di gioco legale di cooperazione fosse priva di difese nei confronti dell' attore non cooperativo che in quel gioco interferisce ...

Sunday, August 06, 2006

2038 - non si possono comprendere

N. col soprassegno d' empirico cenno //
nel denso friabile dei cespi porosi dai normo condensamenti //

arsi ... //
arsi cespi, creativi conseguenti //

di semi- crome desiose purtuttavia dall' epodo dei sonni- veglia irreversibilmente sperso //

dove si spremono facili lineari sincronie //
coll' ipno sonde d' eprom dall' antenne di cisposo noderoso //

serializzate da tragiche - tragicomiche - illegali diacronie //

13.43 6/08/2006

"Le linee del mare sono infatti, la 'profondita'' dell' abisso e il 'senza confine' dell' orizzonte, due dimensioni che inquietano l' uomo del territorio". "[..] loro sono troppo sgraziati e avidi di territorio per prendere il largo con la semplicita' del navigante che incoraggia il suo cuore". In: Umberto Galimberti. "Tra calma e burrasca". LaRepubblica. 4/08/2006, p.38.

"[..] e le due luci, quella nitida e tracciata con il compasso e l' altra, stemperata e sfrangiata, si sfuggono come due caratteri diversi che hanno compreso all' improvviso, e proprio un attimo prima [?] dell' unione, che non si potevano comprendere". In: Ruggiero Pierantoni. "Dialogo sulle maree". LaRepubblica. 4/08/2006, p. 39.

NotaSullaNota
Tra i punti di cont(r)atto che io vedo tra umani dell' una e dell' altra neuro- genia (territoriali e marini, gregari e individualisti - anche quando cooperativi -, stanziali e nomadi ...) senz'altro uno e' la compassione, nelle forme universali, non ipocrite, non sadiche (micidiale e altrettanto comica e' l' umile compassione - sadica - dello pseudofalco pellegrino, non infrequente nell' ambienti d' accademia, genericamente monastici ... ). Un' altro punto di cont(r)atto e' senz' altro la comune prospettiva del gioco legale (il gioco dai due beffardi vincoli [#1],[#2]) sia in strategie di gioco cooperativo che nell'altro, ... quello competitivo. Al momento (ho passato la cinquantina) di altri cont(r)atti io non ne ho visti. Il feeling non c'e', non ci puo' essere tra i due tipi. Che dire ancora? Ah si. L' asimmetria. Sostanziale. L'umano territoriale, anche quando e' abile - si, vale anche per lui, lo pseudo falco pellegrino - anche quando e' preparato, ha cioe' ben saturato le sue memorie di pronto intervento strategico da 5-50usd, prima o poi s' incarta. S' incarta che e' un piacere. Anche quando le condizioni esterne sarebbero non sfavorevoli. Anzi, soprattutto. E tocca all' altro, all' acquatico - se crede, se intende, magari per motivi sperimentali - toglierlo dal pantano da lui stesso piu' o meno inconsapevolmente generato. Da-Li' l' odio, il rancore, il risentimento, l' invidia, l'arso livore, l' irrazionale diffidenza, l' aspirazioni di vendetta ... Del territoriale, ovviamente. Perche' non sa, non puo', oppure non gli si consente di pagare l'idea, il gioco. Come si paga un' idea? Un problema per chi non ne ha, non ne conosce il valore. E' sempre cosi'. Il povero Pasolini lo aveva ben rappresentato, il terricolo territoriale in un tipico esito dei suoi giochi senza le opportune, compassionevoli interferenze [#3]: in ginocchio col dorato cucchiaino in mano, per cosi' dire "impegnato" (da un suo ex- pari senz'altro) ad assaggiare materia ad alta (molto alta) entropia e bassa (molto bassa) entalpia ... Previsioni facili anche se non banali, quelle Pasoliniane. Per Pasolini, s' intende.

[#1]- " 1809 - strutturanti decisioni". 9.07 12/10/2004;
http://inkpi.blogspot.com/2004/11/1809-strutturanti-decisioni.html

[#2]- "1821 - i due beffardi vincoli". 14.30 24/10/2004.
http://inkpi.blogspot.com/2004/11/1821-i-due-beffardi-vincoli.html

[#3]- "1829 - catalisi d' interferenza periferica (c.i.p.)". 20.30 01/11/2004.
http://inkpi.blogspot.com/2004/11/1829-catalisi-d-interferenza.html

Thursday, June 09, 2005

1668 - ramificata tinnula (di carmina fluitantia)

N. metodologica nella cintura di finta malìa /
generata dall' instancabili neurofumiga(n)ti ciarlatani /
opponendo al muro di minuta finta ciarla /
una pulsatile ramificata tinnula /
che l'acini fulmina(n)ti intercetta /
aggredisce e irreversibilmente tarla.

14.09 08/05/2004


NotaSullaNota
"carmina fluitantia in ramificata tinnula" mi ha ricordato un modello di gioco che avevo in mente una trentina d'anni fa (primissimi anni settanta). Un "Charlie Parker sperimentalmente generoso" che intendesse interagire in qualsiasi contesto generando brevi, efficaci, ad un tempo ruvidi e delicati fraseggi di interferenza, se non per modulare quantomeno per ravvivare oppure accendere dinamiche di interazione. A dire il vero pensavo (da ex- chitarrista) più che altro ai fraseggi delicati, improvvisi e sporchi di Jeff Beck, Jimi Hendrix, John McLaughlin, John Lee Hooker, ..., dove effettivamente si raggiungono picchi di estasi creativa attraverso la generazione (aciclica in contesto ripetitivo) di pacchetti anche di poche note. Trattandosi di fraseggi d' improvvisazione potrei citare anche le singolarità fluide e incisive di Ravi Shankar, ma per questa NotaSullaNota va bene lo stesso. Chiamiamo il nostro motore generatore di novità "Charlie Parker generoso", con riferimento alla strategia "pan-per-focaccia generoso" del gioco "dilemma del prigioniero" letta molto più tardi in bibliografia, che in qualche modo gli somiglia (spec. nella spiccata predisposizione alla cooperazione a priori; cfr. "generous tit-for-tat", in: Nowak M. & Sigmund K., "Chaos and the evolution of cooperation", Proc. Natl. Acad. Sci. USA, 1993 Jun 1; 90(11): 5091-4.). Il kernel della strategia di gioco era semplice ma efficace: la generazione di pacchetti di impulsi brevi e incisivi all' interno di "qualsivoglia" contesto, a priori cooperativo o meno, quindi ignoto. In funzione delle risposte negative o banali al fraseggio sarebbe stato un lancio di dadi [!] a far decidere Charlie se continuare o meno l'azione d'interferenza perturbativa dell'acicliche performance oppure migrare altrove. Un lancio di dadi per il gioco al buio quindi, sia per Charlie che per l' aspettative dell'interlocutore sulle successive performance.

Trattandosi di montare un teorico "teatrino da front man" adattandolo all'interno di qualsiasi contesto, mi era venuta in mente, più avanti nel tempo, una famosa anch' essa breve e incisiva [!] considerazione del Presid. Sandro Pertini. Lui diceva (cito a memoria): "davanti a un brigante ...". Anche in tali contesti l'imperturbabile Charlie avrebbe, per permettere l' abbozzo in prima approssimazione di comunicazione sperimentale, fraseggiato la sua, modulando l'immagine piu' che altro limitativamente moralistica di "brigante e mezzo" del Pertini nelle immagini naturali, fisiologicamente più consone al linguaggio naturale di Charlie Parker - quindi universalmente esportabili - d' "astuto e mezzo", "ingenuo e mezzo", "folle e mezzo". Strategie quest'ultime che, se sapientemente miscelate, permettono, a mio parere, forme di "jam session" con qualsiasi interlocutore in qualsivoglia contesto.

Vedevo due effetti determinanti, in relazione al perdurare dell'azione nel tempo, sul "Charlie Parker generoso". Un effetto positivo e uno purtroppo negativo (è sempre così).

Senza entrare troppo nel dettaglio, il "Charlie Parker generoso" era teoricamente una sorta di cartone animato capace di sondare sperimentalmente e trovare - oppure generare ex-novo - traiettorie di superficie anche, per dire, nei meandri labirintici d' obscure & 'fonde paludi (i contesti "full-time farmer" e "post-full-time farmer" sono tutti caratterizzati da giochi truccati. Senza offesa per l'extraterrestre: extraterrestri. Quindi prevedono comunque l'esistenza di nicchie "tecnicamente tamponate" d'insalubri paludi).

Questo era l'aspetto positivo, sociale, azzarderei il termine, di "hacking fraseggiante" per il front man Charlie a un tempo generoso e in singolarità di carriera.

L'effetto negativo invece l'ipotizzavo più fisiologico che sociale: il "Charlie Parker generoso" avrebbe potuto raggiungere, prima o poi, la sua individuale soglia di saturazione uditiva al rumore, oltrepassando la quale avrebbe corso seri rischi d' immediato pre- coma neurale da shock uditivo. Con riflessi inevitabili sul sistema immunitario. E sulle sue memorie (le orecchie e il sistema immunitario sono sottosistemi a reti molecolari troppo "aperti all'esterno" per poterli raggirare coi trucchi dell' oblìo controllato). Un Charlie Parker generoso, funambolico cartone, creativo, non depresso, ma irreversibilmente segnabile dalla droga da rumore. Quasi come succede all'alcolista cronico (si percepisce solo l'effluvi in tracce d'odore di rumore e irreversibilmente si stramazza per una metaforma di shock anafilattico). Invece non vedevo interessanti, sempre per la resistenza a medio- lungo termine, gli effetti da stress e/o spiacevoli "abbassamenti d'orecchie": Charlie sarebbe stato troppo bravo, creativo, istintivamente ferino e naturalmente inintercettabile per manifestare tali quisquilie.

Questo l'aspetto negativo: le variabili, per così dire fondamentali, per determinare non la qualità ma la durata d'interazione sarebbero state non l'abilità nei tempi, nei modi e nei contesti ove liberare il fraseggio (abilità fuori discussione per il bravo Charlie) ma quelle relative ai tempi di esposizione di Charlie al rumore. E alle sue individuali soglie percettive di tolleranza.

Una gran bella figura quella del funambolico, saggio, visionario Charlie. Non è vero?

Dimenticavo. In tema d' abitudine nel "lancio di dadi", queste sono le forme anagrammate del fraseggio:

carmina fluitantia [cfr. laus Pisonis]

//anag//

/cintura finta malia/
/fumanti ciarlatani/
/minuta finta ciarla/
/ramificata tinnula/
/acini fumanti tarla/

Tuesday, January 16, 2007

2109 - fragori di virgola

N. sulla coltre di riggia che svergola in frombola //

col fragore di virgola dal carme algoritmico sull' aleso d' edace //

09:57 16/01/2007

"Dal punto di vista culturale [..] il jazz e' realta' [..]. Una realta' indiscutibile. Il musicista di jazz e' come un reporter, un giornalista estetico [..]. Anche oggi [..] nel Lower East Side ascoltano musica ... il contributo del Negro, il suo dono all' America". Archie Sheep. In: LeRoi Jones. "Black music". William Morrow & Co. Inc., N.Y. (1967). Cit. Arrigo Polillo. "Jazz". Oscar Saggi Mondadori. (1997), pag. 263-4. Nota 6 pag. 264.

NotaSullaNota
Ecco qui un cenno di gioco "a-priori" cooperativo dai prevedibili sviluppi in forme dinamiche confinate purtuttavia turbolente. Archie Sheep, con il suo teorizzare, ha anticipato di qualche decennio l' approccio di "cooperazione a priori" previsto ad es. nello schema della strategia "generous tit-for-tat" del gioco "prisoner's dilemma" [1#,2#].

[1#]- Nowak M, Sigmund K. "Chaos and the evolution of cooperation". Proc Natl Acad Sci U S A. 1993 Jun 1;90(11):5091.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov

[2#]- Borges PS, et al. "A fuzzy approach to the prisoner's dilemma". Biosystems. 1997;41(2):127-37.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov

Saturday, August 19, 2006

2045 - onda d' interattive turbolenze

N. sull' adduttore d' aleroni a metameccaniche vibrazionali //
in tinte d' aleatorio a derive simil bune //
per singolarita' d' autoinduttanza //
nell' onda d' interattive morfogenetiche turbolenze //

03.24 20/08/2006

"Ci sono piu' idee valide in un romanzo di William Gibson che in tante dissertazioni [..]". "L' equilibrio tra persone che servono e persone che vengono servite e' delicatissimo. Queste dinamiche [..] saranno vitali nelle citta' del futuro. E saranno loro [..] che ne decideranno la [/le] forma [/forme]". Ron Arad. LaRepubblica-Donna. 19/08/2006, p. D17.
http://www.repubblica.it/

NotaSullaNota
Le considerazioni di Ron Arad permettono l' innesto di metavisioni (se cosi' si puo' dire) di un certo interesse senz' altro scientifico. Specialmente se negli scenari di gioco tra 'serventi' e 'serviti' (e gli ovvii scambi di ruolo sempre possibili in tali contesti), si immettono anche le azioni d' ipotetiche entita' I.A., a tutti gli effetti anch' esse attori nel gioco interattivo perche' capaci di assolvere compiti a basso costo, in automanutenzione, con non banali livelli di autonomia. [13.38 20/08/2006].

Sunday, July 23, 2006

2032 - ramifero writer

N. circa il ramifero writer dal rapsodo metaRotore //
nell' ormare in strofa da qualsivoglia proedria
le singolarita' d' afrore //

02.24 24/07/2006

"from error[s] to paradise". In: Ivan Iusco. 14 luglio 2006.
http://www.arezzowave.com/elettrowave/wavelabs.php

"wabi (giapponese): piccola imperfezione che da' particolare risalto all'armonia del tutto". In: Adam Jacot de Boinod. "Il senso del tingo". Rizzoli (2006), pag. 109.

NotaSullaNota
La generazione d' errori e' fondamentale nelle dinamiche di apprendimento (deambulazione, linguaggio, ... ) e nell' esplorazione (nella ricerca scientifica ad esempio, dove e' usuale lanciare "sonde" - hackerare, per dire - allo scopo di interrogare una "scatola nera", nera perche' dal funzionamento ignoto). Quello che conta e' il confinamento dell' errore attraverso il suo riconoscimento, la sua misura per l' indispensabile automanutenzione. Fino all' abitudinaria generazione "consapevole" di pacchetti di micro- errori per l' accensione di micro- vortici (o micro canali, pneici, per dire). Nella musica d' improvvisazione, ad esempio. Ma anche in qualsiasi attivita' genericamente "di frontiera" [#]. Quindi, da una certa prospettiva, "From error[s] to paradise" non e' cosa campata in aria, anche se in prima approssimazione lo sembra. Ci si puo' giocare, senz' altro. Basta tenere in debito conto che la generazione di un errore - evento questo sempre e senz' altro autocatalitico - come la generazione di un gioco, di una novita', prima di far parlare la scatola nera manifesta qualcosa del se' del suo autore, della sua fantasia, della sua creativita', delle sue peculiari capacita' di analisi e sintesi. Della sua potenza di gioco, in definitiva.

[#]- http://inkpi.blogspot.com/2005/02/1632-onda-di-compressione.html

Wednesday, May 24, 2006

2008 - gioco che disvela

N. dalle code singolative a solivaghe di codice //
sul declivio gia' segnato dai civet all' angoloide //
pel devasto di ciglione dal geode in ogni svincolo //

11.38 24/05/2006

NYT. May 21, 2006. "Leader ... Takes a Spill".
http://www.nytimes.com/2006/05/21/world/europe/21soccer.html

NotaSullaNota
Certo che e' curioso. Perche' pagare per seguire un gioco palesemente truccato se non si e' obbligati da qualcuno o da qualche pressante contingenza a farlo? Perche'?

Tuesday, August 02, 2005

1868 - mais mosaicista (d' epizeusica aciclica epentesi)

N. sul codice a catasto quasi sismico /
solo in apparenza quieto massiccio quasi statico /
dove con squisita mossa in metatraccia s' autogenera /
l' aperiodico masque di metascisto mais mosaicista /
dalle fregole d' epentesi epizeusica aciclica a lento vortice /
sdutto nell' acqua senz' omissis di quasi toccata /
e fuga d' isosismica pulsivita' a cascata.

17.19 02/08/2005

"Il mais, in assenza di intervento umano, rimodella costantemente il proprio genoma, creando dei veri e propri 'transgeni naturali'".
In: ANSA 2005-08-01 14:05
http://www.ansa.it/main/notizie/awnplus/scienza/news/2005-08-01_913362.html

NotaSullaNota
Il Mais artista modellizzatore (quasistocastico?) di parti del proprio codice, secondo questa notizia ANSA. Si potrebbe osservare che gli eventuali errori generati dall'automanipolazione spontanea del creativo epizeusico Mais sono 'trattati' (filtrati) in un contesto di gioco sperimentale (naturale) dove convergono le azioni di metameccaniche (meccaniche non lineari) selettive e conservative. Metameccaniche di tipo legale, secondo i due vincoli del gioco naturale- sperimentale: [1]- gli effetti interni ed esterni al Mais generati dall' automanipolazione del codice non possono essere previsti - a priori - né dall' epizeusico Mais né da altri; [2]- gli eventuali errori (anch'essi non prevedibili a priori [!]) associati alla manipolazione del codice vengono corretti dallo stesso Mais (per autodiagnosi e autoriparazione) oppure autocompensati in tempo reale a livello metabolico (sempre dallo stesso Mais), oppure irreversibilmente confinati dalla selezione naturale (interna e/o esterna al Mais). Metameccaniche queste a tutt'oggi quasi del tutto ignote, quindi impossibili da riprodurre per chi manipola artificialmente (in laboratorio) codici genetici. Infatti, il rilascio nell'ambiente esterno di codici genetici artificialmente manipolati e', sul piano teorico e tecnico, un classico salto nel buio.

Friday, April 01, 2011

2157 - il pino di takata matsubara

N. di piuma nel translante cabrata \\
a marasma d' irreversibile inanabatico putto (output?) \\
che canta l' apatie (la pieta'?) coi trambusti \\
spaziati dall' ambrate sue tuniche \\

2011-04-01 13:27:19

Kenichi Miyazawa, "Sole surviving pine tree gives hope"
Asahi shinbun, 2011/03/29
http://www.asahi.com/english/TKY201103280153.html

NsN
E' singolare che reattori nucleari, addirittura contenenti plutonio nel kernel, posti in siti dal territorio ballerino, dove terremoti e tsunami sono rari come le nuvole screziate di cielo settembrino, possano disastrare senza l'azione, l' intervento automatico di un sistema di sicurezza parallelo di controllo, iperprotetto, studiato al fine di prevenire una im- probabile scementia (scementia: qui amplificazione degli esiti nefasti di un evento naturale a causa di irresponsabilita' comportamentali; ben altro dall' effetto impredicibile di un azzardo ragionato all'interno di un contesto di gioco legale, che e', l'azzardo, ineliminabile). E' singolare che il paese dell'elettronica, della intelligenza artificiale, quindi dei "robota", a scementia sopraggiunta, sia stato costretto a sacrificare, a condannare a morte squadre di tecnici, non per solvere, ma per metterci su la classica "pezza". E ancora. E' singolare che le persone di comunita' dove si pratica da millenni il culto dell'antenato, del rispetto per l'onore, la tradizione, la cultura (le pratiche rituali del Buddismo zen, alcuni dei loro recenti dimostrati risvolti neurofisiologici, e la compassione buddista, non ipocrita, sono complesso culturale dai tratti senz'altro universalizzabili), a scementia avvenuta, in una situazione drammatica, "al limite", non si fidino affatto, le persone, di cio' che vanno dichiarando pubblicamente le loro stesse classi dirigenti. Come se le classi dirigenti di queste ordinate, laboriose, socialmente intelligenti comunita' giocassero a "remare contro" oppure "per proprio conto". Che poi e' quello che succede, a proposito del "remare per proprio conto", in contesti culturalmente differenti, all'interno di comunita' dove chi si impone pubblicamente e "dirige" oppure "maschera" oppure "manipola" e' nei fatti quasi sempre "l'abile" gambler ciarlatano o un suo diretto dipendente.

Ricordo che quando si era ragazzi, negli anni sessanta, studenti del "chimico" (questo l' ho gia' scritto nella Nota precedente), qualcuno tra noi teorizzava circa l'assolutamente ipotetiche- campate- in- aria- senz'altro, meccaniche comportamentali generate da due relazioni generiche purtuttavia a quei tempi supposte altamente probabili, definite dai seguenti due enunciati: "lo scientist e', nei fatti, succube (i.e. 'slave') dell'ingegnere". E, il secondo: "l'ingegnere e', nei fatti, succube (i.e. 'slave') del consiglio di amministrazione". Qualcuno tra noi, ancora piu' curioso, piu' audace, eccitato senz'altro da piu' elevati gradi di liberta' neuro- funzionali, quindi meno confinabili (i gradi di liberta') da pulsatilita' ideologiche, da moralistiche, da sentimentalistiche, da opportunistiche, azzardava col sostituire alla generica entita' "consiglio di amministrazione" altre entita' altrettanto generiche, altrettanto non facilmente quantizzabili almeno in prima approx per uno scientist classico, del tipo: "stato", "partito", "clan", "cupola", "padrino", "padrone", "familia", "carriera", "ambizione" (giammai "luogo comune", orrore per qualsivoglia tecno- scientist, anche se in erba) e, una volta sostituite le schedulate entita', una alla volta ovviamente, nella forma base dell' enunciato, dell' equazione fenomenologica (se cosi' si puo' dire) citata sopra, si giocava a scrutarne l'eventuali ipotetiche variazioni nelle sfumature, nelle traiettorie, negli esiti. Una sorta di "proto-PNEIca" Ecological- Behavioural- Chemistry, per dire. Eh, certe singolari bizzarrie di gioventu' ...;

Friday, June 06, 2008

2155 - sceniche a macchie di Rorschach

N. sul tinto ch' innesca il clone metrico //
stabilmente metrico //
metrico in rottura sullo stabile metodico //

Metrico colla quiete del cantico dal terso vocio //
pell' inoculo di terso 'caos' tinto dei cantici filiformi dell' idra //

E purtuttavia viscoso all' intorno del triduo termico snodo //

Spiumacciando di semiconsonantiche ... //
quasi-semiconsonantiche in ogni qualsivoglia soffice semema di residua redine //

2008-06-06 20:27

"E' stato presto evidente che Barack Obama crede nell'illimitato potere di poche parole, ripetute, riusate, riproposte in un mantrico crescendo, fino a farne delle filastrocche rituali, qualcosa che ti resta addosso dopo".

"Tutta Chicago gia' lo amava e tutti con un sospiro concludevano che ci sarebbe voluto tempo perche' l'America potesse concedere un presidente cosi'".

"Ed e' cominciato questo vortice, questo slittamento".

"Sono come un test di Rorschach".

In: Il Foglio. "Una profezia che si autoavvera". 5 giugno 2008, p.1


"In pratica un bizzarro anagramma".

In: Giuliano Da Empoli. "Il primo leader nato su facebook". Il Riformista. 5 giugno 2008, p.1

NotaSullaNota
Come mi e' gia' capitato di annotare altrove in queste Note, sembra quasi che anche qui si intraveda genericamente qualcosa delle tecniche di fraseggio di interferenza nella musica di improvvisazione, interferenza generabile nell' immediato, per esempio, da un ispirato armonicista blues.
Sempre in via ipotetica chissa' quali bizzarri scenari si potrebbero intravedere se (beninteso: se e solo se) si riproducesse 'step-by-step' una ipotizzabile forma di dinamica generata da una generica classe molecolare di iRNA (interfering RNA) all' interno di una 'sincera', 'innocente', 'piu' o meno inconsapevole' strategia di gioco cooperativo. Eh, la natura ...

"interfering RNA", "RNA interference"
In: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/sites/entrez

Friday, February 02, 2007

2117 - la destra e la sinistra di Hines

N. sullo stilare a lamina dall' estraneo //

il radiale denso in solchi //

ch' addensa tonalita' di silema seriale inchiostratore //

17:53 02/02/2007

"[Earl Hines] guadagnava 15 usd la settimana: una parte di questi veniva sacrificata per pagare da bere e da fumare a due pianisti della zona, Jim Fellman 'che aveva una fantastica mano sinistra' e Johnny Watters 'che aveva una fantastica mano destra'".
"[Lo stile di Hines] e' uno stile virtuosistico e vigoroso insieme, pieno di illuminazioni improvvise, di sorprese. Sotto le sue dita martellanti il ritmo si spezza bruscamente, si complica e fiorisce in intricati disegni, e quindi viene di botto ristabilito, con miracolosa precisione; le frasi sono liriche, cantanti, impetuose, il tocco e' risonante. Il gioco delle sue mani e' assai complesso: spesso una frase, iniziata dalla destra, viene completata dalla sinistra"
. In: Arrigo Polillo. "Jazz". Oscar Saggi Mondadori. (1997), p. 393.

NotaSullaNota
Anche viceversa: una frase, iniziata dalla sinistra (sulle ottave basse), puo' venire completata dalla destra. Hines, allenando entrambi gli emisferi (approssimativamente: l' emisfero creativo e quello logico) per assolvere i compiti particolari d' improvvisazione musicale, e' stato precursore di alcuni recenti orientamenti in campo neurobiologico dove si consiglia di fare esattamente la stessa cosa. Ad esempio di 'reimparare' a scrivere, a disegnare, ad assolvere altri svariati compiti motori con la mano 'altra' rispetto a quella in uso. A Hines questo allenamento, iniziato in giovane eta', e' servito: in un momento di stasi creativa dopo anni di attivita' come pianista in formazioni orchestrali esplose letteralmente eseguendo le migliori performance nel ruolo piu' difficile, piu' impegnativo: quello di solista. "Siete sicuri di volermi come pianista?" disse Hines quando gli fu proposto di suonare solo, in formazione con basso e batteria. (cfr. Arrigo Polillo. Cit. p. 397). [10:35 05/02/2007]

Sunday, January 21, 2007

2111 - coccio dada

N. sulla quasiperiodica scia del coccio dada
dal ( l' apparente ) superfluo tonale //

abile nell' autogenerazione dell' inatteso unificante
crespo quasiScaloide //

ch' oscula al contorno ... acquerellando //

14:22 21/01/2007

"Non c'e' nulla di piu' antico del caos ... ma di tanto in tanto qualche anima coraggiosa lo scopre ancora ...". Ralph Berton. Down Beat. 9/9/1965. Cit. in: Arrigo Polillo. "Jazz". Oscar Saggi Mondadori. (1997), p. 271; nota 11 p. 271.

NotaSullaNota
Se (beninteso: se e solo se) la realta' dei sistemi complessi a qualsiasi livello di analisi e' "stazionaria" (in pratica: un intreccio di reti fluttuanti, vibranti, dalle dinamiche irreversibili) e se (beninteso: se e solo se) le nostre "identita'" (come le identita' di qualsivoglia vivente) sono generate da flussi (eventi) naturalmente sperimentali in accordo con i due vincoli del gioco naturale (i due beffardi vincoli [1#,2#]) - interessante questa immagine, non e' vero? -, allora non dovrebbe essere cosi' raro il "maneggiare in senso strutturale" circa il concetto di caos. Almeno al livello di approccio qualitativo. Chissa' perche' invece serve coraggio ...

[1#]- "1809-strutturanti decisioni". Friday, November 26, 2004.
http://inkpi.blogspot.com/2004/11/1809-strutturanti-decisioni.html

[2#]- "1821-i due beffardi vincoli". Friday, November 26, 2004.
http://inkpi.blogspot.com/2004/11/1821-i-due-beffardi-vincoli.html

Sunday, January 14, 2007

2107 - coll' anse d' apostrofo

N. sull' aciclicita' di saetta dall' esocrino svisato che prefigura //
come su pseudepigrafe il variegato con-testo che dalle pause
dell' abile surfista //
traccia coll' anse d' apostrofo un virtuosistico //
irriproducibile tagete //

13:15 14/01/2007

"A questo punto il lettore attento alle vicende dell' arte contemporanea non avra' mancato di rilevare l' esistenza di molteplici convergenze fra le poetiche del free jazz e quelle delle espressioni artistiche d' avanguardia occidentali [..]. In queste e' facile infatti incontrare un' analoga predilezione per le strutture gracili, vaghe, aperte [..], un' altrettanto grande ambiguita' di significati, conseguenza diretta dell' apertura delle strutture, il ricorso all' alea nel processo creativo, l' enfasi posta sul gesto che crea e sul comportamento significante piuttosto che sull' oggetto creato [..], la predilezione per i materiali poveri, rozzi [..] e per la giustapposizione di elementi eterogenei, l' ambigua oscillazione fra impegno e gioco, la vocazione per la dissacrazione e per l' autoironia, e infine il gusto per l' aggressione del pubblico per mezzo di comportamenti abnormi, traumatizzanti.". In: Arrigo Polillo. "Jazz". Oscar Saggi Mondadori. (1997), pag. 279.

Monday, November 20, 2006

2090 - intarsio d' antierrori

N. sul geniale macromolecolare intarsio che dal pregresso germinare rigenera //
nel gia' geminato codice l' antierrori //
pei regni - perpetui come in resina - d' ipotetiche //
invasive [?] - magmatico intrusive [?] - esclusive confraternite //

12:20 20/11/2006

"Within 50 years whole-body replacement will be routine". In: Ellen Heber-Katz. "Ellen Heber-Katz forecasts the future". New Scientist. 18 November 2006.
http://www.newscientist.com

NotaSullaNota
Tra l' immaginabili strategie di gioco squisitamente cooperative capaci di generare turbolenze, l' "intarsio d' antierrori" potrebbe essere, cosi' a occhio, una delle piu' potenti. Potrebbe, qui si sottolinea.

Sunday, September 24, 2006

2063 - sull'orecchio che tutti ascolta

N. sull' accastello di files nell' orecchiuto ghetto //

tacito su chela d' auricola [#1] a simil stocchi d' asperula //

setolato d' accalchi 'n foniche toreutiche modellati d' euforici archetti //

scultorio di cloache tattiche, ad hoc catalettiche //

sott' olio coll' anacicliche pseudo ruchette [#2] purtuttavia
e senz' altro strategicamente a(f)fette //

in folio d' acchito telo celante l' ostale in chelato ottico oltreche' fonico //

indiscreto senz' altro a chiose screziate
dalle tollature a cicchetto pell' allucchetto da sgraziato ricatto //

... a tipologizzare d' ogni grezzo estratto
il prevalente ( tacito, setolato, scultorio, sott' olio, in folio [..] ) //

coll' adatte etniche scotole pello spalmo sui
grafi 'n cluster robusti //

algoritmicamente robusti //

dall' appariscente sintetica esaustiva - senz' altro definitiva - ticchiolatura //

14.09 24/09/2006

"nel grande gioco dell'orecchio che tutti ascolta". In: Ettore Livini e Cristina Zagaria. LaRepubblica. 22 settembre 2006.
http://www.repubblica.it/2006/09/sezioni/cronaca/retata-spie/verbali-spie/verbali-spie.html

[#1]- 2048 - deliri d' auricola. Monday, august 28, 2006.
http://inkpi.blogspot.com/2006/08/2048-deliri-d-auricola.html

[#2]- "ruchetta". In: 2027 - a slumber-like state. Wednesday, july 05, 2006.
http://inkpi.blogspot.com/2006/07/2027-slumber-like-state.html

Wednesday, September 20, 2006

2061 - pneiche riflessioni

N. sull' immediati 'flessi futuristi intinti //

transfluiti dal caos - sadico caos - di batocchi nani //

nell' infocato burischio dai bit conchiusi //

sui cluster specchio pell' anfrattuoso a caso //

11.08 20/09/2006

"Siamo tutti furbacchioni".
http://www.sabellifioretti.com/interviste/archives/2006/05/angelo_rovati_corsera_magazine.html

"Un gioco di specchi". "Tutti i segreti dei neuroni specchio". ANSA. 2006-09-18 18:38.
http://www.ansa.it/opencms/export/main/visualizza_fdg.html_1992856701.html

"mirror neuron". In:
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi

pnei: rete psico-neuro-endocrino-immune

NotaSullaNota
Anche qui un breve cenno (quasistocastico) su ipotetiche metameccaniche d' onde psico-neuro-comportamentali. Metameccaniche colle forme di dinamiche nonlineari immerse in "reti culturali", anch'esse stazionarie, anche se "tamponate", nelle forme non stabili ma metastabili, quindi nonlineari, che emergono, autoamplificano, fluttuano, smorzano. E poi ancora riemergono, incessanti, sempre uguali e sempre diverse nelle loro specificita'. Magari con forme a sella, a ricciolo, ... , generate (o, se latenti, neo-amplificate) da sempre nuove, inattese, accidentali singolarita'. Anche qui, tra l'altro, un esempio macroscopico di atto cooperativo in grado di generare inattese turbolenze. Inattese perche' non previste, dal cooperatore, tra gli scenari "a priori". Eh, la natura ...

Sunday, September 03, 2006

2051 - not to play anything recognizable

N. circa l' abitudinario allenare al bornio topico l' oggettivazione //
come il senz' altro ipotetico zingaro bizantino-allergico //
pittore ch' incessante mescola //
a forbice //
e rimescola financo nell' allibito centripeto //
annodato brolo pel pittorico tangenziale //
colla briglia pulsatile in contrattile opzione //
sulle 'flesse traiettorie dall' angolazioni a spinola dell' ibice //

11.40 3/09/2006

"One research project by a doctor at the Carle Heart Center in Urbana, Ill., has suggested that harp music in particular helped stabilize irregular heartbeats". "Ms. Weisz [Alix Weisz] has her own guidelines for playing her instrument of peace. 'I try not to play anything recognizable, because there might be an unwanted emotional response, like if I played music a guy broke up with his girlfriend in Atlantic City to,' she said. She relies on chants, lullabies, and Celtic airs and ancient standards from books like 'The Healer's Way: Soothing Music for Those in Pain.' In: Tina Kelley. NYT. August 28, 2006. "Now in the Recovery Room, Music for Hearts to Heal By".
http://www.nytimes.com/2006/08/28/nyregion/28harp.html

NotaSullaNota
"I try not to play anything recognizable", afferma l' arpista Alix Weisz per descrivere il metodo circa le sue sedute sperimentali di musicoterapia al Morristown Memorial Hospital del New Jersey, introducendo un elemento di "ambiguita'" nel descrivere la scelta del supporto musicale al protocollo terapeutico. Questo mi fa venire in mente la generazione naturale di segnali ambigui, criptici (peraltro la maggior parte dei quali codificati nel codice genetico, come l' ineffabili vortici nel comportamento del pesce "petroscirtes temminckii" [#1] codificati in qualche meccanismo al pari della sequenza di una qualsiasi proteina, del citocromo C, per dire) che non puo' essere una classe di eventi classificabili come negativi, inutili, o peggio, assimilabili alla stregua di rumore stocastico. Gli scenari di gioco in natura sono legali (per i due beffardi vincoli [#2,#3]), quindi gli elementi di ambiguita', se ci sono [#4], se sono stati filtrati e conservati, a qualcosa serviranno. Io penso. Non mi soffermo invece sulle "traiettorie dall' angolazioni a spinola dell' ibice" perche' so che sono note.

[#1]- 1481 - petroscirtes temminckii. Saturday, November 27, 2004. In: http://inkpi.blogspot.com/2004/11/1481-petroscirtes-temminckii.html

[#2]- 1809 - strutturanti decisioni. Friday, November 26, 2004. In:
http://inkpi.blogspot.com/2004/11/1809-strutturanti-decisioni.html

[#3]- 1821 - i due beffardi vincoli. Friday, November 26, 2004.
http://inkpi.blogspot.com/2004/11/1821-i-due-beffardi-vincoli.html

[#4]- "this approach could be considered as a multilevel functional approach where open structures reach stability through nonlinear exchange of matter energy and signals (information plus ambiguity and noise) among genetic and environmental patterns". In: Inchingolo GM. "Homeostasis, non linear dynamics and epidemiology". "Regional European Meeting Of The International Epidemiological Association". Jerusalem. 14-19 February 1993.
http://inkgmr.googlepages.com/papers

Wednesday, June 28, 2006

2024 - automatismi linguistici

N. sull' irreversibili fissaggi risonanti dell' amniotici
(quasistocastici?) tumulti //

dall' invaso missaggio tra l' incitati tumuli
dei gastrici dall' immutati insoluti //

gia' tatuati di sigmatismo pell' attutiti lumicini //

smussati perfino nei musivi in sorta d' espositivi attinici mugolii //

coi (quasistocastici?) mutuli dall' Occamiano ossitaglio d' ossitono
nell' attutimenti neur' umicoli //

11.01 28/06/2006


"La complessita' risiede ora nella compenetrazione tra l'intervento dell' artista e caso, nella rottura del rapporto di causa e effetto che permette di introdurre nell' opera la possibilita' discontinua di un elemento che porta una perturbazione [..]". "Allora il procedimento dell' automatismo linguistico permette meglio di accogliere e di far transitare l' imprevisto nell' opera". In: Achille Bonito Oliva. "Il Gioco. Quando Dada e surrealismo scompaginano le regole creative". LaRepubblica. 26/06/2006, pp. 38-9.