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Wednesday, January 25, 2006

1948 - sull' esportabile funky

N. sul teoretico Gnu //
nel raccerchio soppalcato dall' afoni modelli //
ch' approccia generoso il box //
nero tufoso //
dai calanchi dove s' annera financo il proficuo raspato cannocchiale //

E conficca nel perpetuato dall' acre stagnola //

- cauto pei prevedibili ritorni in semicroma - //

l' acustica fluida porfina che percola //
casuali pulsatili a sonda sulle tronche foniche //
d' arso d' achenio //

Come nell' aciclico uncinare coi fiochi aculeati
dell' apocope sul terminale //
normo - ma all' occasione anche nano oppure iper - similPluro //
che giace sordido sulla calastra, mimetico //
in bilico pell' instabilita' usuali dai tremuli dell' arcale //

17.29 25/01/2006

"Directions". In: Miles Davis. "The Cellar Door Session 1970" CD6. Sony. (2005).

NotaSullaNota.
L'approccio funky (in pratica deviante, quasiStocastico) alla scatola nera (il sistema 'black box' che si sonda nell'ambito della usuale attivita' di ricerca scientifica, qui indicato dall'immagine di 'box // nero tufoso') mi ricorda qualcosa che avevo letto anni fa sulle strategie di risoluzione del Cubo di Rubik adottate intuitivamente da alcuni bambini caratterizzati probabilmente da una prodigiosa memoria spaziale: essi riuscivano a risolvere velocemente il Cubo (pare in pochissimi minuti) con movimenti rotatori inizialmente casuali delle facce del Cubo e successivamente imponendo alle rotazioni vincoli sempre piu' stretti sino a ricondurre il Cubo all' assetto originario. Assetto impossibile da ottenere dai piu' senza un 'protocollo' studiato a tavolino oppure letto sul foglietto delle istruzioni e memorizzato. Forse e' superfluo aggiungere che l' indispensabili quantificazione e controllo degli errori generati dal complesso di azioni di esplorazione e di registrazione dei dati sulla 'black box' (altrimenti il modello che ne deriva non si puo' dire pubblico, non e' riproducibile) da ovvii per il normale 'scientist' diventano, nell'approccio funky alla scatola nera, funambolici. Piu' difficili quindi. Molto piu' difficili. Un po' come quello che succede in queste Note dove la stesura degli scritti si modula continuamente anche con una sorta di 'lancio di dadi'. Percio' queste Note le considero 'quasiStocastiche'. QuasiStocastiche funky, appunto.