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Sunday, February 18, 2007

2120 - orecchie di Bix

N. sullo scroscio tachicardico pressoche' adeso di lirico vibrare //

snodato pulsatile senz' altro //

col plastico metaPettine dall' anse chiodaie //

financo nel rorido verboso cruschello in quasistocastico setaccio //

16:45 18/02/2007

"La musica lo attrasse fino dalla prima infanzia, ma fu sempre difficile impartirgli delle lezioni regolari. Lo straordinario orecchio che [Bix Beiderbecke] possedeva lo rese fin dal principio un allievo annoiato e insofferente, che fu presto abbandonato a se stesso e al suo istinto musicale". In: Arrigo Polillo. "Jazz". Oscar Saggi Mondadori. (1997), p. 439.

NotaSullaNota
L'orecchie di Bix, da come vengono descritte dal Polillo, dovevano anch' esse essere soggette a quella generica forma di "sindrome boscimane da rumore" di cui ho accennato altrove [1#].

[1#]- http://inkpi.blogspot.com/2004/12/1735-il-s-boscimane.html

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Wednesday, November 22, 2006

2091 - insignificant, mild

N. sullo sfondo ibrido di gincane //

ch' autoSpande pulsatile come dalle tessiture d' acini di lima //

in transizioni a fionda sulle tundre ch' annebbiano dei nidi gli stigmi a sfilacci //

riproponendo per ogni specifico annodo //

i turbinati dai setacci di film a microcinetiche tzigane //

10:49 22/11/2006

"insignificant, mild disturbance". In: Benoit Mandelbrot. "Benoit Mandelbrot forecasts the future". New Scientist. 18 November 2006.
http://www.newscientist.com

NotaSullaNota
In tale approccio l' abitudine metodologica all' "everyData preliminarily smoothed" non sembrerebbe quindi particolarmente attraente. A parte la carriera. Piu' in generale l'umano e' nato pseudo "Boscimane" (esploratore, fondatore di comunita'). Poi pseudo "Masai" (allevatore). Poi "full-time farmer" (agricoltore), quest' ultimo, forse anche piu' dell' allevatore, proto- esperto nelle pratiche di "smoothing". Oggi, forse, si e' chiamati dal reale ad affrontare un nuovo ciclo. Ci si dovra' "re-inizializzare" in qualche modo. Si dovra' ripartire. Da-Li', senza perdere nulla delle precedenti significative esperienze e senza dimenticare - non tanto per problematiche morali quanto funzionali- "i due beffardi vincoli" [#1,#2]. Un po' come quando si passa da un sistema operativo ad un' altro perche' ci si accorge con qualche apprensione che quello in uso e' "pieno di buchi", come si dice ...

[#1]- "1809-strutturanti decisioni". Friday, November 26, 2004.
http://inkpi.blogspot.com/2004/11/1809-strutturanti-decisioni.html

[#2]- "1821-i due beffardi vincoli". Friday, November 26, 2004.
http://inkpi.blogspot.com/2004/11/1821-i-due-beffardi-vincoli.html

Friday, October 13, 2006

2073 - a few hints of our presence

N. sull' affine, avvolticchiandosi //
ch' appastella l' ampliativo nell' acidulo in novella sintesi //

tra 'l collante ferrovecchio //
sladinando quadrisdruccioli dall' insulti a sboccio d' enfasi //

12.13 13/10/2006

"if the aliens had good enough scientific tools they could still find a few hints of our presence". In: Bob Holmes. "Imagine Earth without people". New Scientist. 12 October 2006, issue 2573, page 36-41.
http://www.newscientist.com/channel/life/mg19225731.100

NotaSullaNota
Il primo metodo (quasi) sicuro che mi viene in mente per lasciare tracce della nostra storia di umani potrebbe essere quello di scriverla su parti aggiuntive del codice genetico di Virus. Probabilmente si conserverebbe. Chissa' se in tempi remoti qualcuno lo ha gia' fatto. Su questo pianeta o altrove.

PostNota
Caricare su Virus le nostre storie di comunita' umane stanziali e' solo fino ad un certo punto idea campata in aria. In pratica si tratta di "spacchettare" le informazioni per registrarle su supporto macromolecolare (come si "spacchettano" le informazioni per farle transitare nel Web) e inserirle nel codice di Virus. Dopo "n" interazioni (in questo caso "inoculi" del virus in cellule ospiti) qualsiasi vivente su questo pianeta conterrebbe nel proprio codice genetico "pezzi" della nostra storia, pronti per essere letti e "reimpacchettati" da quell' ipotetico alieno (erratico boscimane senz' altro) di cui si parla nell' articolo citato. Come, penso, qualsiasi altra immagine del sapere (sempre relativo) anche questa contiene sfumati elementi di surrealismo. Ad esempio, non faccio sforzo ad immaginare gli stati d'animo d' illustri esponenti delle composite accademie costretti ad affidare il complesso dei loro costrutti, delle loro idee, dei loro intimi afflati ad un substrato chimico- biologico per vederli sopravvivere (per non vederli "finire nel cesso", come si dice). Grazie a un substrato le cui fini (e allo stesso tempo fuzzy) metameccaniche non pochi di loro disprezzano, considerandole quasi alla pari di scienza proto infermieristica. Anche questo e' surrealismo. Io presumo. [14.05 14/10/2006].

Tuesday, October 10, 2006

2071 - rappresentazioni

N. sull' acrobatismo in discrepanza d' interspazi //
tra pennini dai pannolenci ch' imbastardiscono a nivazione //
forse pell' incepparsi strambo
nei capestri dell' insipienza d' ibernamento //

18.31 10/10/2006

"Un Poeta capace di rendere il senso supremo e universale del verbo, e' detto, e' colui che sa rappresentare la traccia dell' uccello, che solca il cielo senza imprimervi una scia". In: Valentina Brandazza. "L' incommensurabile India dei Veda - La grande esegesi di Charles Malamoud". Il Manifesto. Alias. 2006, sabato 7 ottobre. 9(39): 20.

NotaSullaNota
"Solcare il cielo senza imprimervi una scia" e' una immagine ideale, suggestiva. Ma non realistica. Si riesce senz' altro a contenere, confinare una perturbazione da passaggio, da osservazione, da descrizione. A evitarla del tutto, certamente no, non sembra possibile. Una traccia, una scia rimane comunque, anche quando non si vede. Presumo quindi che l' immagine che si vuole rappresentare nella citazione sopra sia l' immagine del poeta erratico, tracciatore erratico. Giusto per riferirsi a un "codice antico", del boscimane, per dire.

Sunday, October 01, 2006

2066 - voli a casaccio

N. sulla spaccata a scarabocchio in mescola d' ovoli //

ch' accartoccia sui kernel d' arcavoli a mosaiche
d' aciclico allasco //

quasi cio' che in goccia d' alea d' acchiuso s' autogenera
nell' ascoliasmo //

11.28 01/10/2006

"[..] tre immagini tratte da Wittgenstein, elevate a paradigmi: la bottiglia nella quale la mosca vola a casaccio, la rete in cui si dibatte il pesce, il labirinto entro il quale ci si aggira [..]". In: Gustavo Zagrebelsky. "Norberto Bobbio e l'etica del labirinto". La Repubblica. 27/09/2006, pp. 60-1.

NotaSullaNota

L'immagini del labirinto sono sempre troppo statiche. Non tengono conto del fatto sostanziale che in natura qualsiasi entita' di autoorganizzazione funzionale e' da considerarsi non meccanica, bensi' metameccanica. Transitoria. Fantasmatica. In continuo incessante "adattamento sperimentale". Questo vale senz' altro per il labirinto culturale ma anche per l' ipotetico corrispondente naturale. Anche un labirinto naturale sara' prevedibilmente e in qualche modo - rispetto al tempo - fisiologicamente "mutaforma". Per esempio, se un' ipotetica entita' erratica pel labirinto intende passare dalle coordinate spaziali [A] alle coordinate [B], un eventuale "ritorno" in [A] non sara' proprio del tutto "ritorno" perche' nel frattempo [A] sara' mutato in qualche suo parametro e sara' mutato anche per gli effetti del passaggio della stessa entita' al tempo in cui decise il salto da [A] in [B]. In pratica: l'entita' perturba anche [A] quando salta in [B]. A fondere in via ipotetica al modello del labirinto il modello di comportamento della "mosca in bottiglia", l' entita' "mosca nel labirinto" che intendesse passare da [A] in [B] e viceversa, magari con ciclicita' stocastiche, disordinate, potrebbe verosimilmente generare una sorta di oscillatore perturbativo. Un motore di caos. Perturbativo perfino nei parametri fondamentali, di sistema. Non per qualche generico giudizio di valore, morale, soggettivo, ma semplicemente per la "reattiva" necessita' della mosca di aprire, attraverso la generazione di un vortice, una via di fuga altrimenti inesistente, oppure che esiste ma la mosca al momento non vede. Considerando invece l' immagine classica della "mosca nella bottiglia", la mosca, intrappolata in un contenitore per essa assolutamente inatteso (non esistono bottiglie di vetro in natura), con il suo fare apparentemente disordinato, sgraziato, "a casaccio", in realta' dimostra di saper impostare "automaticamente" un approccio geniale, fuzzy, al suo problema: con una dinamica "per tentativi ed errori" la mosca traccera' la sua prima traiettoria di fuga. A memoria del suo fallimento potrebbe ipoteticamente rilasciare una traccia sul vetro del suo passaggio, oppure potrebbe memorizzare, del fallimento, la posizione (le coordinate). Dopo la reiterazione di "n" tentativi falliti la mosca sarebbe in grado di comporre una mappa spaziale, esaustiva della bottiglia. Da-Li' per logica conseguenza, la ricostruzione, il disvelamento di soddisfacenti traiettorie di fuga. Da-Li' l' insieme dei tentativi e (specialmente) degli errori compiuti costituirebbero la "firma", le "impronte digitali individuali" di "quella" mosca in "quella" performance (interessante questa immagine, non e' vero?). Ad un tempo questa mosca nella bottiglia sarebbe un bravo boscimane, "esploratore proto-scientist", se nel suo fare ha tenuto conto degli errori commessi, e un bravo "artista naturale", perche' in qualche modo e' stato autore di traiettorie uniche, contenenti componenti di stocasticita', irriproducibili. Una sintesi perfetta di fusione tra natura e (proto) cultura. Un esempio da manuale per il bravo ricercatore scientifico nell' approccio sperimentale ad una ignota, inattesa scatola nera. Approccio geniale perche', a un tempo, libero da pregiudizi e dotato di strategia semplice, diretta, efficace. Proprio come i movimenti fluidi, danzanti, in singolarita' PNEIco- mappante del kung-fu, per dire. Ho idea che il calcolo delle probabilita' dovrebbe confortare la proto- artistica mosca nel suo (quasistocastico?) agire. Per una entita' di Intelligenza Artificiale il "volo a casaccio" sara' certamente uno dei suoi default comportamentali nei giochi al buio. Io ipotizzo.

Wednesday, January 18, 2006

1944 - might be (slowed)

N. sull' abbordo pulsatile di stereometriche arpiste //
nell' arse piste dal fonico arroto dall' orbite a pseudoNebride d' erbato //
in radiospettro perlomeno anestetico a rabbercio d' acicliche
abbrumate concerie //

19.54 18/01/2006

"Cognitive decline might be slowed". Jan. 17, 2006. In:
http://www.sciencedaily.com/upi/index.php?feed=Science&article=UPI-1-20060117-20262200-bc-israel-cognition.xml

http://www.nature.com/neuro/index.html

St George-Hyslop P. H. & Westaway D.A. "Alzheimer's disease. Antibody clears senile plaques". Nature. 1999 Jul 8;400(6740):116-7.

NotaSullaNota
*Se* e' cosi', *allora* basta dimostrare un danno neurale da immuno depressione oppure autoimmunita' per l' esposizione a reiterate sofferenze acustiche di tipo reattivo- ambientale et voila' ... la "sindrome boscimane" [&] potrebbe non essere una immagine (del sapere, sempre relativo) campata in aria. Beninteso: anzicheforse ...

Monday, December 13, 2004

1735 - il sé boscimane

N. circa l' adatti immuno- filtri anti coma sonico- sensibile /
teorico status a rischio d' immediato [!] anafilattico shock /
pella prolungata sovraesposizione alla sonica nemesi dello scialbo /
strapazzato dal bi- mensile [?] caos /
forse a causa d' eclissi di menabò.

14.51 13/07/2004

Tuesday, November 23, 2004

1509b - boscimane bianco

N. a percorrere la nembosa biconica /
col puntiglio d' acino bambinesco /
alla ricerca di quell' enti giammai fatui /
perpetui [?] /
colle sfumate interfacce di forma ciclonica /
ch' animano financo le rarefatte bisbocce. /
E intravedere nell' annebbiato cosmico /
la sonica combinabile quasistocastica alfastringa /
fluida d' autoassemblante canonica biosiringa.

12.28 15/11/2003

Sunday, November 21, 2004

1835 - surreale boscimane

N. in configurazione del sé d' arabesco mulinare /
a teorizzare nella obscur' alba delle semine /
del sadico schizofrenico incursore /
come trattare senz' autolesione /
l' acro insalubre [!] seme /
in forma di rebus nel neuro relé di sciamano /
e del suo adesivo semiflano /
bloccati dal neurotico aforisma /
in metafase nubecolare" ...

15.17 08/11/2004