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Tuesday, December 19, 2006

2102 - veleggi di sciamano

N. sull' eventi a (mezzo) rilievo
di lanugine dall' acmi a cascola //

elusivi nell' accenni
d' alzo- zeugmi su maiolica //

qual' inezie dell' acicula
pei veleggi di sciamano //

19:10 19/12/2006

"Spesso [Charlie Parker], sul podio, si appisolava: i suoi colleghi assicurano che era difficile accorgersene perche' continuava meccanicamente a muovere le dita sul sassofono, come se suonasse". In: Arrigo Polillo. "Jazz". Oscar Saggi Mondadori. (1997), p. 584.

NotaSullaNota
Appisolarsi e allo stesso tempo conservare attive alcune funzioni della veglia evidentemente non e' raro in soggetti creativi. Ricordo di aver letto anni fa di uno scientist fertile nella sua disciplina (Niels Bohr mi pare) che aveva l'abitudine di pisolare durante gli esami agli studenti, esami che evidentemente venivano "assistiti" dalla presenza di qualche suo collaboratore, e si svegliava all' improvviso solo per intervenire se non era d' accordo su come veniva trattato l' argomento in discussione. I suoi interventi pare che fossero sempre in tempo reale, coerenti, lucidi, mai campati in aria, come se la veglia non fosse stata interrotta. Al termine di ogni dibattimento, Bohr (o chi altro, mi pare che fosse lui) riprendeva il sonno. Diversamente da questi due casi (Parker e Bohr), a me invece capitava da ragazzino di appisolarmi a intermittenza quando facevo esercizi di improvvisazione su chitarra, ma non in altre situazioni di studio. Oppure, piu' avanti nell' eta', da studente universitario, pisolavo su libri che trattavano certi argomenti (ad esempio sul tomo psicofulminante di Russell e Whitehead "Principia Mathematica"), ma non su altri. Ad esempio, non ricordo di aver pisolato sulle "chimiche" (organica, chimica- fisica). Forse alcuni soggetti si appisolano piu' facilmente in contesti dove, per qualche motivo, probabilmente per assimilazione non meccanica, le idee, i concetti, le situazioni vengono soggettivamente approcciati, "visualizzati", preliminarmente rielaborati, reinterpretati, nelle forme del labirinto. Del "gomitolo" labirintico. Eh, i labirinti ...

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