Online counter

Sunday, January 28, 2007

2113 - soniche a ramulo

N. sull' acquicole d' eloquente rullante //

incise in soniche a ramulo di sagola rugosa //

acquerellando su quadrisdrucciole pell' alieno //

alieno lessicale lintro in ranmo random //

16:39 28/01/2007

"Amico, qualunque cosa suonerai, suonerai Jelly Roll". Jelly Roll Morton. In: Arrigo Polillo. "Jazz". Oscar Saggi Mondadori. (1997), p. 325.

NotaSullaNota
Profetico, Jelly Roll Morton. Profetico in dimensionalita' quasi generalizzabili.

Friday, October 13, 2006

2073 - a few hints of our presence

N. sull' affine, avvolticchiandosi //
ch' appastella l' ampliativo nell' acidulo in novella sintesi //

tra 'l collante ferrovecchio //
sladinando quadrisdruccioli dall' insulti a sboccio d' enfasi //

12.13 13/10/2006

"if the aliens had good enough scientific tools they could still find a few hints of our presence". In: Bob Holmes. "Imagine Earth without people". New Scientist. 12 October 2006, issue 2573, page 36-41.
http://www.newscientist.com/channel/life/mg19225731.100

NotaSullaNota
Il primo metodo (quasi) sicuro che mi viene in mente per lasciare tracce della nostra storia di umani potrebbe essere quello di scriverla su parti aggiuntive del codice genetico di Virus. Probabilmente si conserverebbe. Chissa' se in tempi remoti qualcuno lo ha gia' fatto. Su questo pianeta o altrove.

PostNota
Caricare su Virus le nostre storie di comunita' umane stanziali e' solo fino ad un certo punto idea campata in aria. In pratica si tratta di "spacchettare" le informazioni per registrarle su supporto macromolecolare (come si "spacchettano" le informazioni per farle transitare nel Web) e inserirle nel codice di Virus. Dopo "n" interazioni (in questo caso "inoculi" del virus in cellule ospiti) qualsiasi vivente su questo pianeta conterrebbe nel proprio codice genetico "pezzi" della nostra storia, pronti per essere letti e "reimpacchettati" da quell' ipotetico alieno (erratico boscimane senz' altro) di cui si parla nell' articolo citato. Come, penso, qualsiasi altra immagine del sapere (sempre relativo) anche questa contiene sfumati elementi di surrealismo. Ad esempio, non faccio sforzo ad immaginare gli stati d'animo d' illustri esponenti delle composite accademie costretti ad affidare il complesso dei loro costrutti, delle loro idee, dei loro intimi afflati ad un substrato chimico- biologico per vederli sopravvivere (per non vederli "finire nel cesso", come si dice). Grazie a un substrato le cui fini (e allo stesso tempo fuzzy) metameccaniche non pochi di loro disprezzano, considerandole quasi alla pari di scienza proto infermieristica. Anche questo e' surrealismo. Io presumo. [14.05 14/10/2006].

Friday, June 02, 2006

2016 - collezioni di dati

N. sulle fasmate cantiche dall' anastatiche forme //
ornate di maschetta fonica cheta fantasmi //
decollate nell' avviso posticcio ricco in dizioni zille d' icone //
Cantiche dedite alle collazioni dall' in- docili deltazioni //

20.12 02/06/2006

NotaSullaNota
Non e' infrequente osservare che la risposta a una specifica perturbazione sulla scatola nera (&) puo' essere veloce, immediata, in tempo reale. Talvolta invece una singola risposta non e' correlata al segnale ma e' solo una banale coincidenza, non confermabile statisticamente. Oppure una risposta (singola o in pacchetto) e' effettivamente stata generata da uno specifico segnale ma e' tuttavia unica, non confermabile statisticamente, irriproducibile.

(&)
http://inkpi.blogspot.com/2006/05/2014-alieno-nell-anatra.html


Signal Processing
http://www.indiana.edu/~statmath/bysubject/signal.html

Wednesday, May 31, 2006

2014 - alieno nell' anatra

N. sulla linea del llano esplorativo ancestrale //
a comporre test colla lanterna d' aloni d' alea //
che spira pseud' alalia in chiazze //
rannaiole dal filtro di mantella a liane ch' alterna i tonali //

12.28 31/05/2006

"Aliens Alien Martian Duck X Ray - Item number: 9524777005". In:
http://cgi.ebay.com/Aliens-Alien-Martian-Duck-X-Ray

NotaSullaNota
Questa potrebbe essere una immagine (del sapere, sempre relativo) sulla generica esportazione delle tecniche di spettrometria dei cristalli da applicare in altri contesti. In pratica si genera una adatta micro perturbazione (un segnale), la si indirizza sulla "scatola nera", si registrano le risposte, si modellizza circa la struttura (e coerenza) interna. E' l' approccio sperimentale per eccellenza, per dire. Applicabile in qualsiasi contesto. Se il tutto funziona (se e solo se, specialmente nella scelta della natura del segnale, e dei tempi e dei luoghi di lancio) allora la scatola nera si disvela. Raccontera' qualcosa di se'. Magari solo in parte, pero' si disvela. Senz'altro. Non puo' non farlo.

Tuesday, January 25, 2005

1634 - perdita dolce di stabilità

N. nel lieve percepire /
diatriba da tilt d'alieno aspide /
dove l' oramai risonante blesità di dipartita /
addebita ai t-spiritali /
adattabili pi-mal-dest(r)i /
perdita (dolce?) di stabilità /
a causa di pressochè nulla /
.... ai Dadi /
rispettabilità.

10.00 01/04/2004

'perdita dolce di stabilità'. In: Arnold V.I.
'Metodi geometrici della teoria delle equazioni differenziali ordinarie'.
Editori Riuniti (1989), pp. 249, 269.