2115 - a ottave parallele
N. sul pulsare del metaVettore nell' analogica nevola //
dai canalicolari filati in venature composte di vaporose,
tenui falcate //
come in specie d' aggrovigliolato telaio che tosta in polvere
d' areole sui volani l' acetili //
nell' aciclico sfavillare dell' alveolare peltata
dall' acuti sfarfallamenti //
15:54 31/01/2007
"per farsi sentire al di sopra degli ottoni [..] non c'era modo migliore che suonare a ottave parallele coi fiati. Cosi' facendo, non c'era bisogno di pestare i tasti [del pianoforte] a tutta forza, come facevano tanti, ma era possibile suonare con finezza, come Hines [Earl Hines] aveva imparato a fare". In: Arrigo Polillo. "Jazz". Oscar Saggi Mondadori. (1997), p. 391.
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